Finanza sostenibile e meccatronica: ecco i nuovi corsi per l’Università di Bergamo

Due lauree magistrali che puntano sull’innovazione debuttano il prossimo anno accademico all’Università degli studi di Bergamo.

Entrambe nate in risposta alle richieste del territorio, formeranno nuove figure professionali capaci di misurarsi in campo internazionale.

Meccatronica e tecnologie

Cresce la domanda da parte delle imprese di laureati magistrali in Ingegneria meccanica. La Lombardia è la regione con il più alto fabbisogno di figure professionali di alto profilo ingegneristico, e la Bergamasca non è da meno. Il nuovo corso di studio magistrale di Ingegneria meccanica punta a formare laureati in grado di sviluppare e progettare, secondo una logica interdisciplinare, sistemi meccanici complessi integrando tecnologie avanzate nei settori dell’elettronica, dei controlli e della robotica, dei nuovi materiali e nuovi metodi di progettazione e gestione di prodotti e sistemi industriali. «Questa nuova declinazione nasce come risposta all’esigenza espressa del mondo industriale, professionale e associativo, di disporre di laureati magistrali in Ingegneria con competenze trasversali, in cui la prospettiva meccanica e quella digitale si integrino» spiega il preside della Scuola di Ingegneria, Fabio Previdi. Il corso è strutturato in due curricula: il primo è focalizzato sulle tecnologie per la meccatronica, il secondo è incentrato sull’applicazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) in ambito ingegneristico. Circa la metà dei corsi relativi alla meccatronica sono in inglese, mentre il curriculum sulle smart technologies è interamente in inglese. Parte delle attività potranno essere svolte all’interno dei programmi di scambio internazionale, mentre il titolo finale potrà essere conseguito contemporaneamente in altre università estere con cui verranno attivati percorsi formativi congiunti di «double degree».

Economia e Finanza

«La crescente complessità del sistema economico-finanziario nell’era della digitalizzazione, dell’informazione e dei big data impone la necessità di sviluppare competenze integrate e plurali, finalizzate ad affrontare le crescenti sfide della globalizzazione – sottolinea Paolo Buonanno, presidente del corso di laurea in Economics and Finance di UniBg –. Il cambiamento dei mercati impone la capacità di confrontarsi con problemi economici che richiedono approfondite conoscenze delle metodologie matematico-statistiche e una profonda consapevolezza dei processi economici e finanziari, con uno sguardo attento alla sostenibilità, che non si limiti all’analisi del contingente ma affronti tematiche di lungo periodo».

Anche la laurea magistrale in Economics e Finance ha un forte orientamento internazionale ed è interamente in inglese. L’obiettivo è preparare i laureandi a lavori altamente qualificati nel mondo delle banche, delle assicurazioni, delle società di intermediazione mobiliare e finanziaria, ma anche in istituzioni come le banche centrali e le organizzazioni internazionali. «Il percorso formativo sarà caratterizzato da un approccio interdisciplinare, che si articolerà in un primo anno dedicato a insegnamenti di base, e un secondo anno in cui sono previsti due curricula: uno in Sustainable Finance and Economics, dedicato alla formazione di economisti e analisti capaci di operare a livello di società di consulenza e imprese private, e uno in Quantitative Finance and Insurance, volto a preparare specialisti finanziari e di rischio», spiega Buonanno.

Il corso, interamente svolto in lingua inglese, è aperto a studenti stranieri, si avvale di visiting professor e promuove esperienze di studio e tirocini all’estero. E offre agli studenti la possibilità di svolgere uno stage formativo in imprese e istituzioni del mondo economico, bancario, finanziario e assicurativo in Italia e all’estero.

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