Finanziamenti, vacanze «a rate»
Un prestito su tre è chiesto da under 30

Aumentano le richieste di finanziamento secondo Facile.it: l’importo medio pari a 5.851 euro. I consumatori: fenomeno in crescita tra i giovani.

Chiedere un prestito per andare in vacanza non è più tabù. Anche per i bergamaschi che, secondo uno studio di Facile.it, per questa stagione estiva hanno chiesto un importo medio di finanziamento pari a 5.851 euro. Pochi? Tanti? Dipende dalle abitudini. Certo è, che la cifra supera del 10% la media nazionale, calcolata in 5.291 euro. Si tratta soprattutto di giovani under 30, ai quali fa capo quasi una domanda di prestito vacanze su tre.

Erogati 72 milioni di euro

Questa la fotografia scattata dalla società di mediazione creditizia che ha analizzato un campione di oltre 95 mila domande di finanziamento presentate sui portali Facile.it e Prestiti.it. In tutto, solo nei primi 5 mesi del 2019, sono stati erogati oltre 72 milioni di euro in prestiti personali destinati a coprire le spese legate alle vacanze. E il fenomeno, che può nascondere qualche insidia al vacanziere sprovveduto, è confermato dall’osservatorio di Adiconsum Bergamo, associazione a tutela dei consumatori: «Abbiamo notato che le richieste sono aumentate – rileva la presidente Mina Busi –, perché molte persone vengono a chiedere conto del finanziamento, purtroppo dopo. In molti non approfondiscono, altri fanno il passo più lungo della gamba. Allo sportello non chiediamo mai il motivo per cui è stato chiesto il finanziamento, ma nel parlare, si capisce che si tratta di una crociera o di un viaggio lungo. La gente si lascia ingolosire, ma poi fatica a pagare la rata. È sempre bene leggere tutto il contratto e rivolgersi alla propria banca o a più istituti di credito». «È importante conoscere il piano di recupero, sapere bene quante rate saranno da pagare – aggiunge Umberto Dolci di Federconsumatori Bergamo –. È altrettanto importante capire se sono state caricate commissioni improprie».

Il 61% è un dipendente

Dall’indagine di Facile.it esce come, rispetto al passato, i bergamaschi non abbiano esitato a chiedere un prestito. Anche per viaggi minori. Chi ha chiesto più di 10 mila euro è passato dal 22% del 2018 al 17% del 2019, mentre chi ha fatto richiesta per importi più contenuti, tra i 2 mila e i 5 mila euro, è passato dal 60% al 70%. Calano gli importi richiesti ma aumentano i tempi dei piani di ammortamento, passati da 45 a 51 rate (poco più di 4 anni).

Chiedere un prestito per andare in vacanza non rientra nella cultura del bergamasco risparmiatore. Sono soprattutto le nuove generazioni a scegliere di pagare la vacanza a rate, interessi inclusi: «Se, in generale, chi si rivolge ad una società di credito in Italia ha, in media, più di 43 anni, quando si tratta di prestiti per le vacanze l’età media scende al di sotto dei 39 anni – analizza Facile.it –. Un valore su cui hanno un ruolo determinante gli under 30». A presentare domanda è stato nel 76% dei casi un uomo mentre lo stipendio medio dichiarato è di 1.750 euro. Il 61% è un dipendente privato a tempo indeterminato, il 10% un lavoratore autonomo o libero professionista.

Che il fenomeno sia in crescita, è evidente anche negli istituti bancari del territorio. «Si mantiene positiva la domanda di credito delle famiglie sia sul fronte immobiliare sia su quello del credito al consumo, quest’ultimo con finalità diverse tra le quali rientrano le vacanze estive – spiega Luca Gotti, responsabile macroarea territoriale Bergamo e Lombardia ovest Ubi banca –. Un fabbisogno che i nostri clienti possono soddisfare con il tradizionale prestito personale o con forme più innovative, quali la dilazione della spesa pagata con carta di credito e con Ricariconto». Nonostante i vacanzieri si facciano meno remore a chiedere un prestito, il loro numero è ancora residuale, spiegano da Findomestic, società di credito al consumo del gruppo Bnp Paribas: «Solo il 4,1% degli italiani ha già acquistato a rate una vacanza e il 2,4% ha intenzione di farlo in futuro, dato in linea con quanto rilevato dal 2014. Il 21% degli intervistati dichiara di non aver mai pensato alla possibilità di acquistare a rate una vacanza».

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