Fontana del Delfino, rush finale per votare
C’è tempo fino al 9 ottobre: basta un click

Il tritone per ora è in testa al concorso di Sanex: fino al 9 ottobre sono le ultime ore per un click che può valere il restauro del monumento della piazzetta di borgo Pignolo.

In questi casi è meglio essere scaramantici e non gridare vittoria. Ma negli ultimi giorni la Fontana del Delfino, che dà il nome alla piazzetta di borgo Pignolo, è in cima alla classifica di «Libera l’arte», con il 42,1% dei voti (dato di ieri) davanti alla statua di Artemide di Torino, al 40,2%. A dividerle due punti, è quindi fondamentale continuare a votare per la fontana cinquecentesca.

C’è tempo fino alla mezzanotte di domani, quando si chiuderà il concorso bandito dalla multinazionale Sanex-Palmolive: la scultura che avrà raccolto più click vincerà un intervento di restauro interamente finanziato dalla società, non a caso attiva nel mondo dei prodotti di bellezza. L’opera sarà restaurata entro gennaio 2020. Il tritone dal ghigno malizioso è davanti alle otto sculture (di quattro Regioni italiane) selezionate da Sanex insieme ai Comuni coinvolti. Per votare basta entrare nel sito http://www.liberalarte.org/index.html. Non è necessario fornire alcun dato o registrarsi, basta davvero un solo click.

La gara è partita il 9 settembre ed è subito stato un testa a testa con l’Artemide di Torino. Le altre sculture hanno un netto distacco: la Venere di Milo (Firenze) ieri era al 7,4% dei voti seguita dalla Madonna del coazzone di Milano (6,3%), la statua di Pomona a Parma (2,6%), la Madonna con bambino di Amatrice (0,7%), la Giovane donna fra le arcate a Monza (0,5%) e la Santa Teresa di Roma (0,2%).

A seguire la competizione, l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti che, in caso di vittoria, promette una piccola festa in piazzetta, con musica e chiusura al traffico. «C’è stato un aumento dell’attenzione, questo concorso sta generando senso di appartenenza – commenta Ghisalberti –. Quando siamo stati contattati per sapere se fossimo interessati, mai avrei immaginato questo successo. È stata significativa la scelta del tritone, non solo una scultura ma una fontana: la sua bellezza è al centro di quattro vie storiche. C’è raffigurata anche la pigna, simbolo del borgo Pignolo, ma anche di fertilità e abbondanza. Sarebbe bello vincere, festeggiando proprio in piazzetta. Continuiamo a votare per rafforzare la prima posizione».

Due note storiche dall’archivio del Comune. Il gruppo scultoreo, che vede protagonista il tritone dalle due code di pesce seduto sul delfino, è stato realizzato in marmo di Zandobbio nel 1526 da un autore ignoto, «ottimo artista» rileva il compilatore della scheda. Probabilmente la fontana fu il dono di una delle famiglie patrizie che in quel tempo fecero erigere le storiche dimore che ancora oggi vediamo, da palazzo Lupi a palazzo Grataroli. Dagli archivi, ancora una nota curiosa relativa alla grossa pigna: «Prima della costruzione delle Mura l’area del colle che fa via Pelabrocco e dal Cornasello saliva alla via Osmano e abbracciava il dosso di Sant’Agostino, doveva essere boschivo e ammantato di conifere». 

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