Foto ricordo sfregiate in vetta
«Un gesto inqualificabile»

Un gesto incivile, una segnalazione che ha lasciato l’amaro in bocca e fatto arrabbiare tanti nembresi e quanti frequentano le vette tra Nembro e Selvino.

Sulla croce del Monte Podona sono state ritrovate danneggiate tre delle cinque fotografie presenti in vetta, posate negli ultimi anni a memoria di personaggi conosciuti e amati. Il chiaro segno di una racchetta da montagna non lascia spazio ad altre interpretazioni. Le foto rovinate sono quelle di monsignor Aldo Nicoli, già arciprete di Nembro, Ferruccio Carrara, scomparso nel 2009 per una caduta in montagna in Svizzera e Piero Ghilardi.

«Sono stato avvisato da mia cugina e sono partito per sostituire la foto del mio amico Ferruccio – spiega Daniele Alberti di Nembro, 62 anni –. Insieme a una quindicina di amici decidemmo di mettere un ricordo di Ferruccio pochi mesi dopo la sua morte, dieci anni fa, organizzando anche una Messa in quel luogo. Chi è passato giovedì scorso mi ha comunicato che le foto erano ancora intatte: è un gesto inqualificabile, come si può pensare di arrivare a 1200 metri di altitudine per fare una cosa del genere?».

La vetta del monte Podona è raggiungibile da Lonno in un’ora di cammino, un percorso che nel weekend è scelto da tantissimi escursionisti. Sui social è stato messo in evidenza come questo non sia il primo episodio di questo tipo: anche sul monte Cereto è stato confermato un caso simile.

Netta la presa di posizione anche del Gruppo Alpinistico Nembro. «Ho appreso dai social quello che è stato fatto in una zona che tra l’altro frequentiamo molto, affollata e cara ai nembresi. Non penso sia una ragazzata – spiega il presidente del Gan, Ennio Spiranelli –. Non è tra i valori di chi ama la montagna un gesto simile: siamo indignati».

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