«Garbo e passione per il suo lavoro»
Addio a Zambetti, ex veterinario Ats

È venuto a mancare mercoledì scorso Giorgio Zambetti, 67 anni, residente a Torre Boldone, medico veterinario, già dirigente del Dipartimento veterinario dell’Ats di Bergamo.

Era andato in pensione nell’ottobre 2017 dopo 36 anni ininterrotti di servizio, con l’ultimo incarico di responsabile della gestione illeciti amministrativi dell’Azienda per la salute pubblica. Un percorso professionale segnato dall’intensa operatività coniugata con competenza e continui aggiornamenti in diversi settori.

Lo ricordano per garbo e signorilità. Una bontà d’animo e una giovialità che si coglieva sin dal primo contatto. «Il tuo cuore grande e la tua forza vivranno sempre in noi», scrivono, annunciandone la dolorosa scomparsa, la moglie Bruna, le figlie Laura, Marta, Paola e il fratello Giancarlo, pure lui veterinario e in precedenza collega all’Ats. La sua famiglia a cui era legatissimo.

Chi lo ha conosciuto lo ricorda come una persona «sorridente, dalle battute immediate mai banali e rassicurante». «Mi risulterà indelebile l’anima gentile, riservata e generosa di Giorgio il quale non faceva minimamente pesare in nessuna circostanza l’elevato ruolo raggiunto nel lavoro. Umanità, disponibilità e altruismo erano lo specchio di un personalissimo dna»: un ritratto, quello di Zambetti, dipinto con visibile commozione dal professor Lorenzo Blasizza.

Con un gruppo ristretto di amici si trovava tutte le settimane per condividere il gioco delle carte. Fisico atletico, Zambetti amava lo sport praticando, sia pure in modo amatoriale, lo sci, il tennis e il golf. Era anche un grande appassionato di motocross e di mountain-bike, dedicandosi a frequenti escursioni nelle valli bergamasche. Utilizzava la moto anche quando, per motivi di lavoro, doveva recarsi in posti impervi.

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