Il decreto chiude le piste e arriva la neve
«Apriremo le seggiovie per gli sci club»

Da Foppolo al Pora, forse già da settimana prossima gli allenamenti degli atleti tesserati Fisi. Via anche al fondo a Roncobello, Oltre il Colle, Gromo e Schilpario. «Diamo un segnale che le stazioni sono vive».

Un metro di neve sulle Orobie. E alcune stazioni sciistiche apriranno agli sci club. Da settimana prossima o dal weekend successivo, seggiovie e piste aperte per gli atleti tesserati Fisi (dai ragazzi agli adulti) a Foppolo, al Monte Pora, a Gromo e Lizzola di Valbondione e, per il fondo, a Roncobello, Oltre il Colle, Gromo e Schilpario.

Chiuse, per ora, le altre stazioni (Piani di Bobbio, Piazzatorre, Colere, Cusio-Monte Avaro). L’accesso, come da decreto ministeriale, sarà consentito solo ad atleti tesserati, con allenatore e su convocazione.

Da Cervinia alla Val Brembana

Sabato 5 novembre a Foppolo si misurava già un metro di neve, manto bianco destinato a salire ulteriormente nei prossimi giorni. La società di gestione (Belmont-Calvetti) ha iniziato a preparare le piste del Montebello e della Quarta Baita. «Siamo disponibili ad aprire agli sci club - spiega Giacomo Martignon - nel rispetto di quanto previsto dal nuovo decreto e dai protocolli di sicurezza. Forse dal 12 dicembre».

E l’adesione è arrivata subito dagli sci club, alcuni dei quali già si stavano allenando in altre stazioni dell’arco alpino. Così, per esempio i ragazzi della «Brembo Ski» di Zogno o dello sci club di Selvino, entrambi in trasferta da alcune settimane a Cervinia.

«Per noi sarà un grande vantaggio avere le piste di Foppolo disponibili - dice Mino Tassi, dello sci club Brembo Ski -. Nel rispetto dei protocolli abbiamo verificato che si può sciare. I nostri atleti saranno così pronti per le gare di gennaio. Indicativamente dovremmo portare a Foppolo una cinquantina di ragazzi». Atleti arriveranno anche dallo storico sci club cittadino «Clan 2», legato tradizionalmente a Foppolo, dallo sci club «Selvino Toni Morandi» che porterà a Foppolo una quarantina di ragazzi e dallo «Sci 90» di Foppolo, con una trentina di atleti. Sempre in Val Brembana pronti ad aprire gli anelli per il fondo di Oltre il Colle (12 chilometri) e Roncobello (un chilometro).

«Diamo un segnale che la stazione è viva – dice il sindaco di Foppolo Gloria Carletti -. Non condividiamo però la scelta di chiudere agli appassionati di sci: ci sono molte famiglie, della valle e non, che vivono grazie al lavoro in inverno, soprattutto nelle feste di Natale. Lo sci è prima di tutto uno sport, è anche divertimento, ma l’indotto turistico-ricettivo, commerciale, artigianale e di altri settori, coinvolge tante persone che stanno subendo gravissime perdite economiche, irrecuperabili. Ci potevano essere le condizioni di sicurezza per aprire, maggiori che in altre situazioni, come possono essere quelle dei centri commerciali. Senza con questo trascurare la sicurezza sanitaria, alla quale va sempre la priorità».

«Rispettiamo le scelte del governo - continua Carletti – ma ci auguriamo di poter aprire, quanto prima, a tutti. Ora facciamo di necessità virtù. Peraltro gli sport individuali all'aperto sono consentiti, quindi l’abbondanza di neve potrebbe richiamare ciaspolatori, scialpinisti e chi usa bob o slittini».

Pora e Gromo pronte al via

Anche in Val Seriana gli operatori delle stazioni sono al lavoro per organizzare l’apertura degli impianti agli sci club. Non ci sono ancora conferme ufficiali sulle date, ma per atleti e loro allenatori i comprensori di Spiazzi di Gromo e Presolana-Monte Pora sono pronti ad aprire già dal prossimo fine settimana, con l’ipotesi di un solo impianto a servizio di più piste.

Lizzola di Valbondione dovrebbe invece aprire il fine settimana successivo, ovvero il 19-20 dicembre. Comune a tutti l’idea che sia «necessario rispettare i protocolli anti Covid e aprire in sicurezza, per tutti gli atleti e per tutto il settore». Sul fronte sci nordico, dovrebbe aprire agli sci club, partendo da quello locale, già questo lunedì l’anello di fondo degli Spiazzi di Gromo mentre a Clusone sono in attesa delle condizioni ideali per la preparazione della pista.

In Valle di Scalve aprirà la stazione di Schilpario per lo sci di fondo, con un anello di almeno cinque chilometri (per atleti Fisi). «Ci sono circa 60 centimetri di neve - spiega Cinzia Pizio, dal Centro del fondo di Schilpario – . Gli atleti tesserati Fisi possono sciare, e noi vorremmo aprire la pista, anche per lo Sci club Schilpario. Speriamo di avere un’interpretazione ufficiale sulla possibilità comunque di aprire a tutti, equiparando le piste di fondo a centri sportivo all’aperto».

Chiuso Colere. Spiega Silvio Rossi, della società di gestione: «Ci stiamo interrogando sulla sostenibilità di un’apertura per i tesserati, perché le spese sono comunque molto alte».

© RIPRODUZIONE RISERVATA