Incidenza dei casi sugli abitanti
Bergamo è all’83° posto in Italia

L’andamento dei contagiati in provincia è stabile da un mese e mezzo. Negli ultimi sette giorni sono stati scoperti 93 positivi, settimana scorsa 87.

Il 21 marzo scorso in provincia di Bergamo sono stati scoperti 715 nuovi positivi al coronavirus. Settecentoquindici. Il giorno precedente, il 20 marzo, 509. In soli due giorni, 1.224. E tra questi contagiati, come purtroppo sappiamo, molti erano in gravi condizioni, parte di quell’ondata che si è riversata negli ospedali. Per avere lo stesso numero di positivi, in questa lunga coda dopo il lockdown, sono stati necessari 73 giorni. Dal 22 luglio a sabato 3 ottobre. Suggestioni numeriche, ma nemmeno troppo. Perché è proprio con i dati che viene valutato l’andamento del contagio, la trasmissione del virus, le criticità dei territori che non riescono a tenere sotto controllo l’epidemia.

L’Italia sta affrontando una nuova crescita, non esponenziale, ma comunque preoccupante. Gli ultimi due mesi si possono dividere in quattro momenti: una rapida discesa nella prima parte di agosto, un incremento netto nella seconda metà con l’arrivo dei vacanzieri dai paesi a rischio, le prime due settimane di settembre sotto controllo e una nuova impennata negli ultimi dieci giorni. Le prossime due settimane saranno fondamentali per capire se la curva continuerà a salire come nelle vicine Francia e Spagna.

La classifica italiana

Per collocare l’Italia nel panorama dell’epidemia italiana utilizziamo il semplice metodo dell’epidemiologo bergamasco Roberto Buzzetti, che due volte a settimana pubblica un’analisi con l’aggiornamento dei casi totali divisi per provincia e soprattutto l’andamento dei positivi ogni 100 mila abitanti. In questo modo è possibile capire l’impatto reale del coronavirus sulla popolazione. Aggiornando lo studio ai dati di sabato 3 ottobre emerge che la provincia di Bergamo è al 34esimo posto in Italia per contagi totali negli ultimi dieci giorni con 153 positivi. Ma il tasso ogni 100 mila abitanti dice che la Bergamasca è all’83esimo posto in tutta Italia: 15,2 contagiati ogni 100 mila abitanti. Una posizione nella parte bassa della classifica che è ricorrente nelle ultime settimane.

Andamento ancora stabile

Rispetto ad altre province, anche lombarde, a Bergamo il trend è stabile da inizio agosto. Per capirlo non va osservato il dato giornaliero. Guardando l’ultimo aggiornamento di sabato, con 25 contagiati, si potrebbe pensare a un boom rispetto ai 13 di venerdì. Non è così, e dipende tutto dalla «stagionalità» delle comunicazioni. Per «stagionalità» intendiamo l’oscillazione regolare dei positivi nell’arco della settimana. I numeri sono sempre molto bassi il lunedì e invece registrano i picchi nella giornata di sabato. Probabilmente è dovuto alla comunicazione degli esiti dei tamponi da parte dei laboratori che analizzano i tamponi.

Un motivo in più per cercare di valutare l’andamento basandosi sui dati totali settimanali. In provincia di Bergamo sono stabili da un mese e mezzo: dopo il calo di inizio agosto i contagi sono saliti a 108 a settimana nella seconda metà, con una crescita fino a 135 nei primi sette giorni di settembre. Da quel momento una leggera discesa e una stabilità che dura ancora oggi. Nell’ultima settimana sono stati trovati 93 positivi. Anche l’inizio della scuola non sembra aver dato la temuta spinta all’epidemia. Forse è ancora presto per una valutazione attendibile, ma finora i dati sono rassicuranti.

Significa che si può tornare alla vita di prima? No, anzi, questi numeri dimostrano l’efficacia delle misure di prevenzione seguite con attenzione in provincia di Bergamo. Abbassare la guardia (e la mascherina) in questo momento potrebbe gettare al vento i sacrifici fatti finora nella lotta al coronavirus.

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