Isola, picchiata e minacciata
Il compagno ai domiciliari

Le indagini sono partite dopo una chiamata al 112. L’arresto su disposizione del gip per maltrattamenti e lesioni aggravate.

Per più di un anno aveva subito minacce e botte, poi la decisione di andarsene da casa. Ma lui, un quarantenne italiano, che nel frattempo era tornato ad abitare dai genitori, aveva trovato dove abitava l’ex compagna e aveva continuato a perseguitarla.

Sabato scorso, dopo mesi di indagini dei carabinieri, l’arresto del 40enne, che ora, su disposizione del gip, si trova ai domiciliari nella casa dei genitori. Questi i fatti ricostruiti dagli inquirenti, in un paese dell’Isola bergamasca. Lei, 35 anni, ha una relazione con l’uomo che ama da diversi anni. E dopo tanto tempo i due decidono di iniziare ad andare a convivere. Ma la convivenza, in realtà, sarebbe diventata per la giovane donna un dramma. Lui avrebbe iniziato a malmenarla, a picchiarla e minacciarla. La trentacinquenne non avrebbe però avuto il coraggio di sporgere subito denuncia. Siamo nell’estate del 2019 quando l’uomo avrebbe iniziato a insultarla, minacciarla, per motivi di gelosia. Complice, secondo l’accusa, il consumo di alcol.

La convivenza diventa sempre più difficile, in particolare dal marzo dello scorso anno, quando in tutta Italia inizia il lockdown totale che costringe i due a convivere forzatamente, senza avere la possibilità di allontanarsi l’uno dall’altro.

La 35enne avrebbe avuto paura, ma trova però la forza di andarsene da casa. Così anche lui torna nella casa dei genitori, ma non smette di cercare quella che ormai è diventata l’ex compagna. Trova dove lei è andata ad abitare, va spesso a trovarla, dicendole che avrebbe voluto ripartire con lei. Ma alla fine, in quegli incontri, avrebbe di nuovo finito per insultarla e minacciarla.

È il novembre dello scorso anno quando la donna, di notte, chiama il 112 perché l’uomo la starebbe picchiando. Lo racconta in lacrime ai carabinieri. All’arrivo dei militari il suo ex compagno se n’è già andato di casa. Lei mostra i lividi sulle gambe e le braccia, rifiuta comunque di sottoporsi a cure mediche per le ferite riportate. E anche in quell’occasione tutto finisce lì, senza alcuna denuncia.

I carabinieri vogliono però approfondire quanto accaduto e indagano sull’uomo e la sua relazione con la giovane. lo possono fare grazie al dispositivo di legge conosciuto come «codice rosso», che consente di procedere anche senza querela di parte. Le indagini proseguono per alcuni mesi, durante i quali la donna avrebbe subito ancora maltrattamenti. I carabinieri riescono così a ottenere dalla Procura l’ordinanza per maltrattamenti e lesioni aggravate continuate. Nei giorni scorsi il giudice per le indagini preliminare concede l’ordinanza. Sabato mattina l’uomo viene arrestato dal carabinieri e ora si trova agli arresti domiciliari nella casa dei genitori.

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