«La mia Veronica non c’è più»
La mamma: ma forse ha salvato gli altri
«Ero convinta che Veronica fosse vaccinata contro il meningococco». Debora Poli torna lì. A quel vaccino. Quell’antidoto che era sicura sua figlia avesse preso, da piccola, «proprio come sua sorella minore». È passato poco più di un mese dalla scomparsa della studentessa dell’Università Cattolica di Brescia: Veronica è morta nella notte fra lunedì 2 e martedì 3 dicembre, stroncata da una sepsi da meningocco C. In un anonimo lunedì, una giornata che avrebbe dovuto trascorrere semplicemente fra casa e ateneo, Veronica ha salutato di buon’ora mamma Debora mentre raccoglieva il pranzo al sacco da portare con sè all’università, facoltà di Scienze matematiche. Ma a casa, a Villongo, Veronica non ha più fatto ritorno. «Io e mio marito abbiamo sempre vaccinato le nostre figlie: vaccini obbligatori e facoltativi, tutti. Ecco perchè eravamo convinti che anche Veronica avesse fatto il vaccino contro il meningococco. Invece non era così».
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