«La vostra energia è l’anima della città»
Consegnate le benemerenze civiche

Le benemerenze civiche consegnate venerdì 21 dicembre al Teatro Sociale. Il grazie del sindaco Gori. Quattro le medaglie d’oro. Don Davide Rota (Patronato): «Con me assegnata agli ultimi»

Sul palco del Teatro Sociale arriva anche un «bravo papà!». È la consegna delle benemerenze civiche ai cittadini che hanno lasciato il loro segno, aggiungendo all’ordinaria quotidianità del vivere qualcosa di straordinario. Ieri sera il Consiglio comunale si è riunito per consegnare i 14 riconoscimenti civici, 4 medaglie d’oro e dieci d’argento.

La presidente del Consiglio Marzia Marchesi invita a interrogarsi sul futuro: «Abbiamo bisogno di una nuova economia, dove i cittadini non sono solo produttori e consumatori, ma anche generatori di valore urbano – afferma –. Siamo qui per riconoscere le azioni di chi ha prodotto questo valore, che dobbiamo perseguire, perché solo con esso la città progredisce». «Le storie – aggiunge il sindaco Giorgio Gori – delle donne, uomini e realtà che ricevono la più alta onorificenza cittadina raccontano la voglia di essere felici non da soli, ma insieme, mettendo in gioco le proprie competenze e la voglia di migliorare un quartiere, di soccorrere chi soffre, far progredire il sapere, far crescere il lavoro, divulgare arte e cultura. Celebriamo, oltre ai successi di queste persone, l’energia e la generosità che li accomuna. Questa energia è l’anima di Bergamo».

Quattro le medaglie d’oro che il Comune ha consegnato. A don Davide Rota, superiore del Patronato San Vincenzo, luogo di rifugio per gli ultimi, già missionario in Bolivia. La platea non lesina applausi e i «bravo», mentre il religioso sale schivo sul palco: «Non ho molto da dire – accenna don Davide –. Grazie all’amministrazione comunale, alla Chiesa di Bergamo e al Patronato che mi hanno lasciato fare quello che ho fatto, che hanno reso il Patronato una casa accogliente. Io non me la merito (la medaglia, ndr). Ma per una volta viene assegnata agli africani, a quelli della stazione, agli ultimi della nostra città».

Una medaglia è in memoria. Per l’imprenditore nel mondo del tessile Silvio Albini: «Ha lasciato un segno forte nella nostra comunità, ha dedicato tanto del suo tempo alle istituzioni della città con operosità, onestà e cultura» dice il sindaco. «Condivido le parole del sindaco – interviene il fratello Giovanni, che ha ritirato la medaglia con gli altri fratelli Stefano e Andrea –, parole che Silvio ha racchiuso nella sua breve vita, con un impegno intenso». È emozionata Maria Elena Depetroni che, in qualità di presidente, riceve la medaglia per l’associazione Venezia Giulia e Dalmazia. «Grazie a questa città che ci ha accolto con amore e affetto. Porto nel cuore chi non c’è più, ispiratori del ricordo delle terre che abbiamo lasciato».

È benemerita l’associazione Noesis, nata nel 1992 per volontà di 22 ex alunni di ragioneria, per diffondere la filosofia: «Si ventilava che si potesse insegnare anche negli istituti tecnici, a completo digiuno – ricorda il presidente Giovan Battista Paninforni –. Ma voluto iniziare noi. Poco alla volta, siamo arrivati qui». Consegnate anche dieci medaglie d’argento. Alle associazioni e comitati genitori degli istituti comprensivi della città, che hanno consentito la diffusione dei progetti «Scuole aperte», ai presidenti dei centri Terza età che promuovono attività sociali e culturali per le persone anziane, l’associazione sportiva Rugby Bergamo, per l’attività con i bambini e ragazzi con difficoltà, anche in collaborazione con l’ospedale Papa Giovanni. È benemerita la Fondazione International heart school, intitolata a Lucio Parenzan, che perfeziona i giovani medici stranieri, in discipline pediatriche cardiologiche e cardiochirurgiche.

E ancora, i City Angels: vicini agli ultimi, distribuiscono coperte, vestiti, cibo. Premiati singoli cittadini. Raffaele Scuri, ideatore della Millegradini, manifestazione podistica cresciuta in 8 anni da 700 a 6.000 iscritti, Claudio Fortina, fondatore dell’Associazione sportiva dilettantistica Grumellina, che ha trasformato la passione per la pallavolo in attività per tutti, Isa Taramelli Sartori per il suo impegno a «Casa Accoglienza Eleonora», riferimento per molte famiglie che hanno bimbi ricoverati in ospedale. E ancora due volontari «storici»: Adriana Zavattaro e Ivan Cortinovis. È questa la Bergamo che si impegna e fa battere il cuore. Ringraziati anche i 57 «donatori» che hanno donato qualcuno dei propri beni al Comune.

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