Laboratorio di meccanica d’eccellenza
Il Patronato lancia il progetto «Afp tools»

Tecnologie rinnovate per gli allievi dell’area meccanica.Il primo febbraio alla Casa del Giovane l’inaugurazione.

Afp tools (dove «tools» sta per macchine utensili) è il progetto presentato ieri in via Gavazzeni all’Afp (Associazione formazione professionale) del Patronato San Vincenzo, che ha portato al rinnovamento del laboratorio di meccanica. «Afp Tools nasce da un percorso di confronto tra la nostra scuola, il territorio e le aziende – ha spiegato don Marco Perrucchini, direttore generale di Afp – per offrire agli studenti una formazione di qualità ed accrescere la sensibilità verso un settore che in Bergamasca e in Lombardia offre opportunità».

La scuola del Patronato migliora la propria offerta, ascoltando famiglie e ragazzi e recependo i bisogni del mondo del lavoro. «È un modello – ha aggiunto – che funziona, già sperimentato un paio di anni fa quando con un uguale percorso abbiamo rilanciato il settore della grafica». Afp Tools ha richiesto un investimento di 450 mila euro, di cui 100 mila sono il contributo della Fondazione Ubi Banca popolare onlus, altrettanti messi a disposizione dalla scuola, il resto deriva dal sostegno di otto aziende bergamasche. «Il risultato è frutto della passione dei nostri allievi e delle imprese – ha dichiarato Efrem Barcella, direttore della Sede di Bergamo di Afp –, che li apprezzano durante i periodi di tirocinio e stage. Purtroppo il settore della meccanica non è conosciuto, mentre è un’eccellenza produttiva che richiede tecnici preparati». «Negli ultimi tempi – ha sottolineato Luigi Ferri, docente responsabile dell’Area Meccanica – il laboratorio ha subito una profonda trasformazione, permettendo ai giovani studenti della scuola professionale di formarsi già a scuola con la medesima tecnologia che ritrovano poi nelle aziende presso cui svolgono i percorsi di alternanza».

Entusiasti i ragazzi: «Ho visto molte innovazioni in questi ultimi anni e operiamo in laboratori sempre più all’avanguardia» ha commentato Matteo Rocca, tra i migliori studenti che stanno frequentando il quarto anno. Tra gli imprenditori Francesco Cavalleri, amministratore delegato della Citizen Macchine Italia, crede fortemente nel progetto: «Sono anche ex allievo del Patronato, che ho frequentato 40 anni fa. Professionalmente non mi ha dato molto, ma moltissimo dal punto di vista della formazione». Meccanica e saldatura di precisione sono settori richiesti che garantiscono di trovare impiego in breve tempo. Lo confermano i dati: nel settore della meccanica/macchine utensili il 94% dei ragazzi trovano un posto di lavoro subito dopo il diploma di qualifica e cioè dopo aver assolto l’obbligo scolastico, a 16 anni compiuti. Durante l’anno formativo 2018/19 è stato possibile creare il quarto anno trattenendo, con fatica, a scuola ancora per un anno 9 allievi che le aziende erano pronte ad assumere.

La nuova area meccanica verrà ufficialmente inaugurata il primo febbraio (all’ auditorium della Casa del Giovane alle 15) con un confronto sul tema dell’alternanza scuola-lavoro. Interverranno Gianni Bocchieri, direttore generale di Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia e don Enrico Peretti, direttore generale del Cnos Fap, ovvero dei centri di formazione dei Salesiani, «con cui il Patronato ha molti elementi in comune – ha detto don Mauro –. In fondo don Bepo Vavassori, che 90 anni fa ha dato vita al Patronato, è stato il don Bosco bergamasco». Al termine verrà inaugurata l’installazione dell’artista Francesco Lussana nel cortile della scuola: un quadrato dal lato di 4 metri, che gli studenti stanno saldando, simbolo del fare quadrato tra scuola, imprese, territorio e giovani.n 
Laura Arnoldi

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