Ladro «freddoloso» a Zogno
Via la legna utilizzata dagli alpini

E dopo la frutta nell’orto dei ragazzi del Centro disabili diurno, sparisce ora la legna del gruppo alpini di Zogno.

Alcuni mesi fa qualcuno ha pensato bene di togliere ai ragazzi disabili la frutta e la verdura, che durante l’anno coltivano a scopo didattico, ma anche per un utilizzo personale. Questa volta, l’obiettivo è stato la catasta di legna che gli alpini tengono accanto alla loro vecchia sede di via Antonio Locatelli. «La legna viene recuperata dai soci durante l’anno e viene utilizzata per dare calore alla nostra taverna durante il periodo invernale e durante alcune celebrazioni tra cui quella del 4 novembre.

Ora sappiamo di non poterci fidare a lasciarla all’esterno, non ci rimane che metterla al sicuro», queste le parole del presidente Giovanni Orlandini. Ignoti hanno rubato circa 500 chili di legna stoccata, non tutta in una volta, ma in due o tre giorni, proprio all’inizio dell’anno nuovo. Passando sul provinciale gli alpini si sono accorti che la legna stava diminuendo, ma non per un loro utilizzo.

«Ormai in circolazione ci sono coloro che non osano più chiedere ai gruppi sociali – continua il presidente – ma direttamente prendono e saccheggiano, come se la proprietà di questi beni fosse condivisa. Gli alpini, come del resto tanti altri gruppi di volontariato, sono i primi a essere disposti ad aiutare chi ne ha bisogno, talvolta anche senza che venga loro chiesto. Per ricevere un aiuto basta davvero poco, chiedere rimane una cortesia e una modalità di rispetto. Sempre più indignati i cittadini zognesi che su Facebook si lasciano andare a commenti di sfogo e di indignazione. «Bei tempi quando si usava il rispetto, speriamo torni di moda»: questo è solo uno dei tanti commenti, rilasciato sotto la fotografia della legna dimezzata postata dal presidente del gruppo. Da questo evento, emerge sì, un panorama triste e di rammarico, ma c’è chi di solidarietà sa ancora parlare. C’è chi infatti, dopo l’accaduto, si è proposto di donare parte della propria legna agli alpini.

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