Lotta all’evasione e alla criminalità, il lavoro di un anno delle Fiamme Gialle - Il report

Contro le evasioni, le frodi; contro le truffe e il contrabbando. Un impegno «a tutto campo» quello della Guardia di Finanza di Bergamo, con un’attenzione alla tutela delle famiglie e imprese in difficoltà e a sostegno delle prospettive di rilancio e di sviluppo del Paese.

Sono i numeri del bilancio operativo del 2020 del Comando Provinciale di Bergamo che ha celebrato il 247° anniversario di fondazione del Corpo della Guardia di Finanza con una cerimonia interna a Bergamo.

Nel corso dell’anno 2020 la Guardia di Finanza di Bergamo ha eseguito 3.989 interventi ispettivi e 309 indagini per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica e organizzata nel tessuto economico e sociale: un impegno «a tutto campo» a tutela di famiglie e imprese in difficoltà e a sostegno delle prospettive di rilancio e di sviluppo del Paese.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
Interventi mirati e selettivi, fondati sull’incrocio delle banche dati fiscali e di polizia, sul controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria, nei confronti dei contribuenti ad elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso coloro che pongono in essere condotte fraudolente e illeciti anche a carattere internazionale. Nel 2020 la Guardia di Finanza di Bergamo ha scoperto 35 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti all’Amministrazione finanziaria, e 623 lavoratori in «nero» o irregolari.

Sono state eseguite, inoltre, 208 indagini di polizia giudiziaria, che hanno portato alla denuncia di 310 soggetti, di cui 9 arrestati, per aver commesso 194 reati fiscali, principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false, all’occultamento delle scritture contabili, all’omessa dichiarazione e all’indebita compensazione d’imposta. Particolare attenzione è stata rivolta alle frodi carosello: sono 74 i casi scoperti di società «cartiere» o «fantasma» utilizzate per evadere l’Iva. Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e IVA è 30.251.696 euro, mentre le proposte di sequestro poste al vaglio dell’Autorità Giudiziaria ammontano a 54.257.540 di euro.

Intenso anche il contrasto del contrabbando: nel 2020 sono stati eseguiti 37 interventi che hanno portato al sequestro, tra l’altro, di 423 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri.Nel settore del gioco illegale ed irregolare, sono stati eseguiti nel 2020 46 controlli, riscontrando 21 violazioni.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
Nel corso del 2020 è stata dedicata particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni. Sono 217 gli interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, cui si aggiungono 12 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con l’Autorità Giudiziaria.

«Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a 2.955.239 euro, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari a 11 e proposte di sequestro per euro 2.627.539. Per quanto concerne gli strumenti finanziari della Politica Agricola Comune e della Politica Comune della Pesca, sono state scoperte indebite percezioni e/o richieste di contributi per 248.938 euro. Si tratta di attività che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per 4.341.418 euro, a carico di 28 soggetti, e proposti per il sequestro 945.434 euro» fornisce i numeri e le informazioni la Guardia di Finanza.

In materia di spesa previdenziale e assistenziale, sono stati eseguiti complessivamente 138 interventi, che hanno consentito di accertare l’indebita corresponsione e/o richiesta di prestazioni non spettanti per euro 717.919, segnalando all’Autorità giudiziaria 70 persone. Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del«reddito di cittadinanza». Gli interventi svolti in quest’ultimo ambito, anche con il contributo dell’Inps, sono stati indirizzati, in maniera puntuale e selettiva, nei confronti delle posizioni connotate da concreti elementi di rischio e hanno permesso di intercettare 467.203 euro indebitamente percepiti e 218.467 euro di contributi richiesti e non ancora riscossi, nonché di denunciare all’Autorità Giudiziaria, per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore, 66 soggetti.3

In seno al Piano operativo finalizzato alla tutela della regolarità della spesa sanitaria, i Reparti di Bergamo hanno portato a termine 3 interventi. Le frodi scoperte hanno raggiunto l’ammontare di 2.250.461 euro. In relazione al settore della spesa sanitaria, significativo è il dato riferito all’ammontare dei danni erariali accertati (947.112 euro), a testimonianza di come il segmento operativo sia interessato da condotte oggetto di valutazioni tanto delle Autorità Giudiziarie penali quanto di quelle contabili. Le persone denunciate per reati in materia di appalti e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state 12, di cui 2 tratte in arresto. Sono stati, inoltre, proposti per il sequestro 1.202.301 euro e sequestrati 560.374 euro.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA
In questo ambito sono stati sequestrati di beni per un valore di oltre 10 milioni di euro a seguito di 9 interventi in materia di riciclaggio e auto-riciclaggio; 32 sono le persone denunciate. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato intorno ai 25 milioni di euro.

Sul fronte della prevenzione, i Reparti bergamaschi hanno proceduto all’analisi di 965 segnalazioni di operazioni sospette, inoltrate da intermediari finanziari e professionisti ai sensi della normativa antiriciclaggio. A 186.281 euro ammontano, invece, i sequestri operati nei confronti di soggetti ritenuti responsabili del reato di usura, mentre ammontano a 49.886 le proposte di sequestro. Sono state 282 le violazioni riscontrate nell’ambito dei controlli volti a verificare il rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta da parte dei soggetti in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale presso l’aeroporto di Orio al Serio, con la scoperta di illecite movimentazioni per 3.395.176 euro.

Nel campo dei reati fallimentari, sono stati operati sequestri di beni per un valore pari a 2.189.819 euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di 33.483.373 euro. Denunciate 31 persone. Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro sono stati infine verbalizzati 14 soggetti, con l’esecuzione di sequestri di valuta, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di 113.490 di euro.

In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 27 soggetti, mentre i provvedimenti di sequestro eseguiti sono stati pari a 280.000 euro. Ammonta, invece, a circa 4.351.610 euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro.«Tali dati ricomprendono proposte di sequestri di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia, per 2.202.307 di euro, conseguenti allo svolgimento di accertamenti nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da attività delittuose, ivi incluse quelle di natura tributaria, societaria, fallimentare» spiegano le Fiamme Gialle.

Nel comparto della tutela dei beni e servizi, nel 2020 i Reparti operanti sul territorio della provincia di Bergamo hanno effettuato 31 interventi, sottoponendo a sequestro 504.202 prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri.

La crisi sanitaria connessa al Covid-19 ha visto la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine. In tale contesto, sono stati denunciati 5 soggetti per il reato di frode in commercio, constatate sanzioni amministrative in 14 casi e sottoposti a sequestro 499.569 mascherine e dispositivi di protezione individuale, nonché 810 flaconi da 500 ml di gel igienizzante (venduti come disinfettanti).

CONTROLLO DEL TERRITORIO
«Il controllo del territorio per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato attraverso un dispositivo d’intervento unitario, che prevede l’integrazione tra le diverse componenti territoriale, investigativa, aeronavale e speciale del Corpo» spiegano dalla Guardia di Finzna. Nell’ambito del contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti, sono stati sequestrati 18,3 kg di droga e denunciate 20 persone, di cui 5 tratte in arresto.

SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA
L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica è fronteggiato tramite l’impiego dei militari specializzati Anti Terrorismo Pronto Impiego. A seguito dell’emergenza epidemiologia, la Guardia di Finanza di Bergamo, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia eseguendo 14.313 controlli, nell’ambito dei quali sono stati sanzionati 248 soggetti.

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