Motorizzazione, 2 ingegneri sui 6 attesi
«Tagli agli sportelli per avere più esami»

Dei 148 posti in tutta Italia, poche le disponibilità per rafforzare la sede di Bergamo. Belotti e Pergreffi (Lega): «In cerca di soluzioni alternative». Le autoscuole: «Situazione grave».

Il posto fisso in Motorizzazione? Meglio al Sud. Al Nord agli ingegneri meccanici non conviene. Così dei sei professionisti attesi come manna alla Motorizzazione civile (Umc) di Bergamo per smaltire gli arretrati di esami e revisioni, ne arriveranno solo due. A questo punto come soluzione drastica per cercare di recuperare i ritardi drammatici raggiunti si sta pensando anche di ridurre (in via temporanea) gli orari degli sportelli per avere più personale esaminatore.

I risultati

Visto dalle parti di via Martin Luther King, infatti, è stato un flop il concorso nazionale della Motorizzazione che metteva a disposizione 148 posti per ingegneri meccanici da inserire in organico nelle diverse sedi. Quarantatrè erano destinati all’area Nord-ovest (Lombardia-Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta), ma solo 12 hanno accettato. E dei sei che erano attesi a Bergamo (la situazione più disperata, tra le città comprese nel distretto, Lecco, Sondrio e Como) solo due si sono resi disponibili. Il concorso bandito tra mille difficoltà, e presentato come panacea per la cronica carenza di organico degli uffici cittadini, si è quindi di fatto rivelato insufficiente per cercare di risolvere una situazione sempre più ingestibile, con revisioni che vengono prenotate per il giugno 2020 e centinaia di persone in attesa dell’esame per la patente.

Le soluzioni

A fronte degli esiti del concorso, i parlamentari della Lega Daniele Belotti e Simona Pergreffi nei giorni scorsi si sono mobilitati per incontrare il direttore del comparto Nord-ovest Giorgio Callegari e il direttore generale del personale Enrico Finocchi. Tre le possibili soluzioni prospettate. Le riassume il deputato Belotti: «Un centinaio di funzionari della Motorizzazione non hanno la qualifica di ingegneri ma hanno fatto un corso di abilitazione per il ruolo di esaminatore. Per diventare operativi il ministero sta valutando se sia necessario un passaggio legislativo o meno. Nel caso servisse, io alla Camera e Pergreffi al Senato saremo pronti a presentare un emendamento al primo strumento legislativo utile per sbloccare la situazione. Dei cento nuovi esaminatori “pescati” dentro la struttura, tre andrebbero a Bergamo, per cui si arriverebbe a cinque rinforzi sui sei attesi». Un’altra via da perseguire potrebbe essere il «modello bresciano». E persino un atalantino come Belotti non lo esclude: «Si tratterebbe di ridurre in via temporanea gli orari di sportello per spostare il personale sugli esami. Un provvedimento “a tempo”, per limitare i disagi ad altri utenti e smaltire gli arretrati». Per verificare se è fattibile, si è chiesto un incontro al prefetto Elisabetta Margiacchi nei prossimi giorni. Richiesta di incontro sollecitata anche da AssoAntares (associazione nazionale titolari autoscuole riunite e studi), che in una lettera (primo firmatario il segretario di presidenza Ulisse Cecchin, seguito da una quindicina di titolari di autoscuole bergamasche) parla «della drammatica situazione dell’Umc di Bergamo». Tra le cause citate, anche i recenti pensionamenti e le indagini della Procura che hanno messo in stand by alcuni esaminatori. Come soluzione, quindi, viene proposta una rimodulazione degli orari di chiusura e apertura della Motorizzazione. La direzione Nord-ovest sta inoltre verificando se nelle graduatorie di altri enti di pubbliche amministrazioni (ad esempio le università) ci sono ingegneri disponibili a ricoprire il ruolo in Motorizzazione.

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