Muore a 44 anni per un malore
Calcinate piange Mauro Piatti

L’elettricista si è sentito male sabato in casa, domenica è spirato in ospedale. Familiari sotto choc: nessun problema di salute. Podisti e bersaglieri in lutto.

Aveva tanti progetti da portare avanti, tanti sogni, uno di questi l’aveva appena realizzato andando a convivere all’inizio dell’anno ed ora pensava al matrimonio, a formare una famiglia. Purtroppo un malore fatale ha strappato Mauro Piatti all’entusiasmo dei suoi 44 anni. L’elettricista di Calcinate si è spento domenica 17 maggio a distanza di 24 ore dal malore che l’ha colto sabato nella sua abitazione. In queste ore il paese è scosso per la morte improvvisa del giovane che era molto conosciuto. I familiari hanno acconsentito al prelievo dei tessuti e delle cornee che potranno rivivere in qualcun altro.

Tutto è iniziato nella mattinata di sabato. Il malore ha iniziato a manifestarsi appena sveglio: un dolore al petto molto acuto come mai prima, che sembrava non voler andar via. La fidanzata Pamela ha subito dato l’allarme, ma le condizioni del 44enne erano già molto gravi. Sul posto sono intervenuti l’elisoccorso e l’ambulanza. Il giovane ha perso coscienza, è stato intubato e trasportato d’urgenza in ambulanza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. È stato sottoposto alle cure mediche e ad un intervento, ma il suo cuore non ha retto.

I familiari sono scossi, la morte di Mauro sembra ancora impossibile. Ha lasciato nel dolore la mamma Lucia, la fidanzata Pamela, i fratelli Stefano, Clara e Silvia. «Era un bravo ragazzo, un bravo fratello, un grande amico e uno zio fantastico - ricorda la sorella Silvia -. Lui e Pamela pensavano di sposarsi. Erano davvero molto felici. La data del matrimonio non c’era ancora, mi aveva confidato che per quell’occasione avrebbero servito ai tavoli alla festa dei bersaglieri (a cui lui era molto legato), poi la partenza per il viaggio di nozze». Purtroppo il malore che l’ha colto all’improvviso non gli ha lasciato scampo.

Mauro aveva appena compiuto 44 anni lo scorso 25 febbraio. Lavorava come dipendente per un’azienda di Trescore. «È sempre stato bene, - aggiunge Silvia - non aveva problemi di salute. Malgrado i soccorsi tempestivi e tutte le cure dei medici in ospedale, mio fratello non ce l’ha fatta. È stato sottoposto al test in ospedale ed era negativo al Covid. Lunedì o martedì verrà fatta l’autopsia per chiarire le cause del decesso. Ringraziamo i medici per l’umanità dimostrata in questa situazione».

Mauro era un appassionato di sport, in particolare della corsa. In passato aveva partecipato ad alcune maratone: nel 2015 a quella di Amsterdam, nel 2017 a Valencia e nel 2018 a Lisbona. Il 44enne faceva parte dell’associazione «Podisti Due castelli» con sede a Malpaga di Cavernago. Roberta Feliciani, segretaria del gruppo che conta circa 30 persone, esprime il cordoglio di tutti gli iscritti e sostenitori: «Ci eravamo sentiti mercoledì. Stava bene. Non sembra vero che lui non ci sia più. Siamo anche vicini di casa, infatti sabato mattina ho visto l’elicottero giallo del 118 e ho saputo solamente dopo che era intervenuto per Mauro. Abbiamo scritto su Facebook un suo ricordo, di sicuro non lo dimenticheremo. Ci conoscevamo da diversi anni, era un grande appassionato di corsa».

Oltre alla passione per le corse e per l’Atalanta, Mauro era un simpatizzante dei bersaglieri. Il presidente del gruppo di Calcinate, Lorenzo Pedrini, ci parla della sua allegria: «Prendeva le vacanze per partecipare alle nostre feste. Serviva ai tavoli della sagra, come volontario. Si dava da fare. Aveva il cuore da bersagliere, gli mancava solo il cappello».

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