Nati 13 bimbi da mamme positive
Nessuno di loro ha preso il virus

«L’ospedale è un posto sicuro per tutte le future mamme»: il messaggio di incoraggiamento di Giovanna Mangili, direttore della Patologia neonatale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII.

In queste settimane segnate dall’angoscia, per il dilagare dell’epidemia, sono state tante le donne spaventate all’idea di contrarre il virus perché erano in attesa di un bambino, molte terrorizzate di dover partorire in ospedali pieni di malati Covid, e diverse quelle che temevano di essere state contagiate e di trasmettere l’infezione al nascituro.

«È importante, invece, in questo momento di angoscia collettiva, segnato dal dolore per molte famiglie, trasmettere un messaggio incoraggiante e di speranza. Oltre a voler ripetere che l’ospedale è un posto sicuro per tutte le future mamme, sia quelle che sanno di aver contratto il virus o credono di avere i sintomi del contagio e devono partorire, sia quelle che sono in attesa e devono venire in ospedale per il lieto evento – rimarca Giovanna Mangili, direttore della Patologia neonatale dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo– , vogliamo dare anche un’altra informazione incoraggiante. E cioè che sono già 13 le mamme positive al virus che hanno partorito all’ospedale Papa Giovanni: i loro piccoli sono risultati tutti negativi, e stando ai primi risultati nei controlli a 15 giorni dalla nascita la negatività si mantiene». L’ospedale di Bergamo, spiega Giovanna Mangili, ha approntato appositamente un ambulatorio per i bambini nati da mamme positive: le verifiche sui neonati si fanno a 15 giorni dalla nascita e poi a 30 giorni.

«I primi dati ci danno esiti decisamente incoraggianti: nessuno di questi 13 bimbi a oggi ha manifestato segni di contagio del virus dalla mamma – rimarca –. E queste donne dopo il parto hanno potuto comunque avere il figlio sempre con loro: vengono fornite indicazioni precise su come comportarsi, su come proteggere il piccolo, ma per esempio possono, con le dovute precauzioni, allattarli al seno in tutta serenità. E le mamme che sono risultate positive vengono sempre tenute sotto osservazione: alcune, dopo il parto, sono state trattenute in ospedale perché avevano problemi respiratori, alcune hanno partorito con cesareo in anticipo ma i piccoli non hanno problemi. Le altre sono tornate al loro domicilio con i figli».

Tutte le future mamme, che abbiano sintomi Covid o che invece siano in buone condizioni, devono essere certe del fatto che l’ospedale ha pensato a percorsi differenziati e ben distinti: «Infatti, possiamo affermare con orgoglio che l’ospedale, per tutte le partorienti, è un posto sicuro: i percorsi per i reparti dove vengono curati i malati Covid sono differenziati in modo netto dagli altri, così come le mamme che presentano sintomi di infezione hanno percorsi distinti e differenti, con personale dedicato a loro e ai nascituri, dalle altre. Non solo: l’ambulatorio per il controllo dei neonati di mamme positive è attivato secondo le più ferree norme di tutela, i genitori portano il bimbo in ospedale in base alle deroghe previste dalle normative sulla limitazione alla circolazione, e seguono comunque un percorso riservato che protegge loro, il bimbo e gli altri utenti dell'ospedale».

Al Papa Giovanni, inoltre, non ci sono solo percorsi appositi per le mamme positive, ma in Patologia neonatale vengono seguiti anche i piccoli nati negativi ma che hanno contratto il virus dopo la nascita. «A oggi sono stati ricoverati in 5, e stanno tutti bene: quattro sono già stati dimessi, e affidati alle mamme, e sono periodicamente controllati – sottolinea Giovanna Mangili – . Nessuno di loro, comunque, ha avuto necessità di supporti ventilatori invasivi, ma sono stati trattenuti in ospedale, una volta portati qui perché avevano febbre alta o congiuntivite o presentavano segni di scarso accrescimento, per osservare il decorso del contagio e proteggerli da eventuali complicanze. Anche per loro ci sono percorsi riservati, per poterli mantenere in isolamento. Questi cinque neonati sono sfebbrati nel giro di pochi giorni, l’unico che è ancora ricoverato qui è stato trattenuto in ospedale in attesa della scomparsa dei sintomi ma sta bene. Credo che anche questa sia una bella notizia: i bimbi appena nati sembrano avere soltanto sintomi lievi se contagiati dopo la nascita. Questi dati e quelli dei neonati che vengono al mondo negativi da mamme positive sono raccolti e confrontati, tutte informazioni scientifiche che stiamo vagliando e che saranno certamente utili per conoscere meglio questo virus. Riceviamo richieste di confronto da medici di tutta Italia».

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