Negozi chiusi la domenica
«A rischio posti di lavoro»

Promossa con riserva l’intesa tra Lega e M5s sul lavoro festivo Fusini: «Ipotizzabile 10% in meno di lavoratori». Viscardi: «un passo avanti».

Promossa con riserva. L’intesa tra Lega e Movimento 5 Stelle sulle chiusure domenicali dei negozi (giù le saracinesche una domenica su due e otto festività su 12) viene giudicata positivamente da associazioni di categoria e sindacati, che però si riservano di attendere che l’iter legislativo sia compiuto per una valutazione definitiva. Il provvedimento dovrà essere esaminato in commissione alla Camera e in Aula, per poi passare al Senato.

«Diciamo subito che stiamo parlando di un’intesa politica–tiene a chiarire Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo –. Saremo in grado di fare valutazioni più precise quando si tradurrà in un disegno di legge. Sono tanti gli aspetti che vanno chiariti. Riguardano i centri storici e turistici, e le ricadute occupazionali nei centri commerciali e nei piccoli negozi». Il timore di Ascom riguarda la possibile riduzione degli addetti. «È ipotizzabile un 10% in meno di dipendenti per le medie e grandi superfici e nei negozi dei centri commerciali– continua Fusini –. Bisognerà poi capire se chi vedrà ridursi gli affari taglierà i turni di lavoro e chi guadagnerà lavoro assumerà. Giudico positivamente il ruolo delle Regioni, chiamate a coordinare le nuove regole di concerto con le associazioni di categoria, valutando le peculiarità dei diversi territori e la libertà di tenere aperte le attività riconosciuta agli esercizi di vicinato; sul numero delle festività di chiusura, invece, siamo cauti. L’impatto è tutto da valutare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA