Organico «Covid», assunzioni
al via per 1.100 docenti e ausiliari

Personale aggiuntivo Covid per le scuole bergamasche.

Le scuole bergamasche possono assumere il personale aggiuntivo Covid, assegnato loro dagli Uffici scolastici territoriali: 1.100 tra collaboratori scolastici e insegnanti per aiutare gli istituti a gestire in modo ottimale le nuove regole di prevenzione nelle scuole. Alla provincia di Bergamo sono state assegnate risorse aggiuntive pari a 21.449.222 euro, da utilizzare per l’assunzione a tempo determinato di collaboratori scolastici, docenti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, della secondaria di primo grado e degli istituti tecnici professionali.

L’Ufficio scolastico territoriale, anche seguendo le richieste che erano state formulate nei mesi scorsi dai singoli istituti, ha distribuito le risorse: le scuole a cui sono state assegnate potranno assumere direttamente il personale tramite le proprie Graduatorie di Istituto. Per la precisione le risorse saranno sufficienti per assumere 647 collaboratori scolastici, 269 insegnanti di scuola dell’infanzia, 81 della primaria, 21 del primo grado e 82 di Itp. La maggior parte del personale assunto sarà quindi Ata e relativo alla scuola dell’infanzia. Questo accadrà perché l’organico Covid è stato individuato per migliorare le attività di didattica e di vigilanza nelle scuole, e in particolare negli istituti comprensivi, dove spesso ci sono tanti plessi dove «vigilare» e poco personale per coprire tutti i turni di sorveglianza dovuti alle esigenze della nuova organizzazione scolastica. I contratti che verranno stipulati avranno validità dalla sottoscrizione del servizio fino al termine delle lezioni, il prossimo 30 giugno per la scuola dell’infanzia, l’8 giugno per le altre tipologie di contratto. In caso di sospensione delle attività didattiche in presenza, i contratti di lavoro che sono stati attivati secondo queste modalità verranno risolti per giusta causa, senza diritto ad alcun indennizzo.

«Ogni scuola – spiega Loris Renato Colombo, segretario provinciale dello Snals – quest’estate ha evidenziato le proprie esigenze rispetto al personale: tutti hanno chiesto qualcosa, chi più, chi meno. Ci è sembrato di capire che le richieste delle scuole siano state soddisfatte. Certo, tantissimi dei posti che sono stati previsti riguardano la scuola dell’infanzia. L’Ufficio scolastico ha sottolineato l’importanza di rispettare i limiti di budget che sono stati assegnati alle singole scuole. Credo che la cosa importante sarà questa, ma un insegnante della scuola dell’infanzia costa come uno della scuola elementare: penso che le scuole potranno anche decidere, dove strettamente necessario, di assumere un insegnante di primaria al posto di uno della materna. In questo modo le scuole riuscirebbero a coprire tutto l’organico che avevano richiesto. Di certo insegnanti della materna non potranno essere “scambiati” con quelli della secondaria, perché in questo caso il costo del personale è molto diverso».

Complessivamente Colombo considera positiva la scelta di assegnare personale aggiuntivo alle scuole: «Credo sia una cosa buona – conclude –. Ci sarà un grande aumento del personale Ata, che quest’anno è chiamato a un maggiore carico di lavoro: visti i problemi costanti di igienizzazione i bidelli non fanno le pulizie una volta alla mattina e una alla sera come accadeva negli altri anni scolastici, ma igienizzano gli spazi in continuazione. Rispetto a questo tipo di personale c’è un unico dramma: se l’organico Covid si ammala non può essere sostituito, perché lo Stato paga un solo supplente, non due. Le prime assunzioni sono già iniziate sabato e le operazioni continueranno per tutta la settimana: almeno per questo tipo di posizione, entro il fine settimana dovrebbe essere tutto concluso».n 

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