Osio Sotto, degenera festa di compleanno: scoppia maxi rissa tra 60 giovanissimi

Quella che era iniziata come una normale festa di compleanno in un bar del centro di Osio Sotto è degenerata fino a trasformarsi in una violenta rissa che ha coinvolto – stando alle stime dei residenti che, dalle finestre, hanno assistito allibiti alla scena – una sessantina di giovanissimi, tra spintoni, insulti e minacce.

Teatro dell’episodio via Vittorio Veneto, in centro a Osio Sotto, sabato sera: tutto è cominciato attorno alle 23, all’esterno di un locale pubblico, «Lo Zibaldone» (che non ha responsabilità per l’accaduto e nei confronti dei titolari non sono infatti stati presi provvedimenti).

Il motivo scatenante della violenta rissa non è stato chiarito: forse un apprezzamento a una ragazza, forse una frase male interpretata. Fatto sta che in pochi attimi la situazione è completamente degenerata: molti dei giovani presenti sono venuti alle mani e i residenti hanno chiamato il 112. Sul posto sono arrivate due pattuglie dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Treviglio e anche una pattuglia dell’istituto di vigilanza privato «Sorveglianza italiana». Molti, alla vista delle divise, hanno preferito allontanarsi. Qualcuno dei residenti ha riferito quanto stava accadendo poco prima: molti hanno anche filmato e fotografato la rissa.

I carabinieri non hanno comunque preso per il momento provvedimenti nei confronti di nessuno, appunto perché, alla vista delle pattuglie il nutrito gruppetto si è rapidamente dileguato. I militari dell’Arma di Treviglio hanno poi effettuato alcune verifiche nei pronto soccorsi della zona per accertare l’eventuale presenza di persone ferite a seguito della rissa, ma in nessuno ospedale dei dintorni erano arrivati feriti riconducibili all’aggressione.

«In realtà non ho visto bene che cosa stava succedendo, perché tutto è avvenuto all’esterno del nostro locale – spiega Antonio, il titolare del bar –: eravamo in chiusura, mancavano due minuti alle 23 e all’improvviso qui fuori si è scatenato l’inferno. Appena mi sono reso conto di quello che stava accadendo ho chiamato i carabinieri. Noi facciamo i baristi e ovviamente non possiamo far fronte a certe situazioni che avvengono fuori dal locale, per motivi che ignoriamo completamente».

Non è la prima volta, dal termine del lockdown, che scoppiano nella Bergamasca risse con coinvolti giovanissimi in gruppi anche piuttosto consistenti: di recente episodi analoghi si sono registrati soprattutto sui treni e nelle stazioni. Un fenomeno che le forze dell’ordine stanno tenendo monitorato, anche con l’obiettivo di svolgere attività di prevenzione. Pare infatti che spesso i ritrovi tra ragazzi che nemmeno si conoscono tra loro vengano organizzati direttamente sui social, un po’ come accadeva, prima dell’emergenza sanitaria, per i rave party illegali.

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