Perde la cagnolina a Firenze
La trova 60 chilometri dopo

L’attesa è stata lunga, le ricerche difficili, ma alla fine, dopo 5 giorni di appelli, Maria di Albino e la cagnolina Siria si sono ritrovate, a 60 chilometri dal luogo dove si erano divise.

La storia che ha tenuto con il fiato sospeso centinaia di fiorentini e non solo parte da Albino, cittadina dove vive Maria Gusmaroli, infermiera prossima a prendere servizio al Papa Giovanni XXIII nel reparto di Terapia intensiva neurochirurgica e fino a due settimane fa alla residenza per disabili di Piario. Dopo aver percorso insieme alla sua padroncina la «Via degli dei», il cammino di 130 chilometri che collega piazza Maggiore a Bologna con piazza della Signoria a Firenze, domenica 7 aprile intorno alle 23,30 Siria è scappata.

«Ci trovavamo in un ostello in zona stazione Campo di Marte – spiega Gusmaroli –, mi sono assentata e la cagnolina, non trovandomi, è uscita dalla porta della stanza dove l’avevo chiusa, che qualcuno purtroppo aveva aperto». Contattata la sorella Martina che l’ha raggiunta a Firenze alle 4 del mattino di lunedì, sono iniziate le ricerche: «Abbiamo noleggiato due biciclette – spiega Maria –, creato un gruppo WhatsApp che ha unito 40 persone e anche il post inserito su Facebook ha avuto 1.200 condivisioni. Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni: prima Siria è stata vista sull’Arno, poi vicino alla ferrovia di Rocca Tedalda».

Mercoledì, «nel pieno dello sconforto», l’idea di contattare l’ultimo hotel dove le due avevano fatto tappa prima di giungere a Firenze. «Lì in località Olmo, in provincia di Fiesole, il proprietario mi ha detto di aver visto Siria addormentata sullo zerbino dell’hotel, come se aspettasse che uscissi. Aveva quindi percorso 60 chilometri sull’Appennino tosco emiliano fiutando le nostre tracce, a ritroso sul cammino che avevamo fatto insieme». Giovedì sera la chiamata decisiva: la cagnolina di 5 anni, da 7 mesi di casa ad Albino con i Gusmaroli, era a Cornacchiaia. «Ci era arrivata dal Passo della Futa e probabilmente aveva perso le tracce, quindi è scesa da un’altra parte della montagna. Stavo per andarmene, ma poi ho iniziato a pregare la mia nonna e, dopo qualche minuto, ho sentito il guaito di un cane: era lei, in mezzo ai rovi».

Alla notizia del ritrovamento, sono piovuti messaggi e telefonate di sconosciuti che avevano aiutato le due sorelle nelle ricerche. «Ringraziamo tutti: Siria è diventata la mascotte di tutti loro, Grazie».

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