Più cani e gatti nei rifugi a Bergamo
L’appello: donate cibo per gli animali

Il problema ad oggi è il cibo. «Manca la contribuzione volontaria, nelle strutture comunali abbiamo difficoltà di approvvigionamento ed è anche difficile fare arrivare a domicilio il cibo per gli animali, in particolare se hanno padroni anziani che non possono uscire di casa perché malati o in quarantena».

«Canile e gattile comunale non sono in emergenza, ma servono cibo e donazioni che in questo periodo non arrivano più. Il flusso si è interrotto». L’avvocato Paola Brambilla, garante per la tutela degli animali del Comune di Bergamo, spiega che il numero di cani e gatti arrivati nei rifugi della città per abbandono o mancata cura a seguito dell’epidemia di coronavirus è limitato e sotto controllo, anche se i casi non mancano.

«Abbiamo preso in carico una quindicina di gatti a causa della morte o della malattia dei loro padroni, mentre non mi risultano cani portati in canile per gli stessi motivi. Quel che rileviamo, nell’ultima settimana, sono invece crescenti segnalazioni di animali lasciati per l’intera giornata su terrazzi e balconi, senza che i padroni se ne prendano cura. Casi in cui, l’effetto del forzato isolamento si fa sentire anche sui nostri amici a quattro zampe. Come se le persone smettessero di prendersi cura di se stesse e anche dei loro animali». Il timore è che a lungo andare la situazione possa solo peggiorare. «Temiamo che nei mesi a venire la crisi economica possa spingere le persone in difficoltà ad abbandonare i propri animali o a rinunciarvi affidandoli a strutture come le nostre». spiega la garante .

Il problema ad oggi è il cibo. «Manca la contribuzione volontaria, nelle strutture comunali abbiamo difficoltà di approvvigionamento ed è anche difficile fare arrivare a domicilio il cibo per gli animali, in particolare se hanno padroni anziani che non possono uscire di casa perché malati o in quarantena». Le associazioni animaliste (Enpa, Oipa e Lav in particolare) si sono attivate con i Comuni per dare assistenza, e gruppi di volontari attraverso campagne sui social network si prestano per le consegne a domicilio, così come alcuni negozi si sono attrezzati in questo senso. Si avvicina la primavera, il periodo delle cucciolate, e nei rifugi ci si prepara ad ospitare un numero crescente di cuccioli abbandonati. «Anche per questo facciamo appello ai bergamaschi. Il canile e il gattile ai quali il Comune si appoggia (il Rifugio del cane in via Nullo 30 a Seriate e il gattile di via Mangili 4 a Bergamo, ndr) sono chiusi al pubblico in questo momento e quindi non stanno ricevendo sostegno. Aiuti in cibo e contribuzioni volontarie sono benvenuti. Ricordo inoltre – continua l’avvocato Brambilla – che il decreto del Ministero della Salute consente di portare gli animali dal veterinario, di recarsi nei negozi che vendono cibo per gli animali e di accudire le colonie feline».

Una buona notizia c’è, e riguarda la generosità di alcuni cittadini che in queste travagliate settimane si stanno rendendo disponibili per affidi temporanei degli animali rimasti soli. «L’ospitalità temporanea consente a questi animali di trovare casa per il tempo necessario, sino a quando potranno tornare dai loro padroni, una volta guariti o finita la quarantena. La nostra città dimostra di avere un grande cuore anche con gesti come questi».

Per informazioni e necessità è possibile contattare il garante degli animali del Comune di Bergamo attraverso la pagina Facebook dedicata oppure inviando una email a: [email protected].

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