Pontida, addio a Valentino Ravasio
Coi fratelli lanciò le storiche cucine Polaris

A inizio anni Sessanta, con Gianbattista e Cherubino diede vita all’azienda che ha venduto in tutto il mondo. L’addio domani nell’abbazia.

«Era un esempio di bontà per tutti, un uomo esemplare, da imitare per quello che ha elargito in vita con la sua rettitudine, saggezza e umiltà. Lo immaginiamo già accanto alla sua amata Mary, nessuno potrà mai dimenticare la sua dolcezza, la sua mitezza, la sua rettitudine, la sua attenzione verso il prossimo, specie per i più deboli. È stato un esempio per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo». Così Marinella Ravasio, ricorda papà Valentino, morto ieri all’ospedale «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo, dove era ricoverato da sabato scorso. Aveva 93 anni. Sposato con Maria Bianchetti, ebbe quattro figli: Rosaria, Nicoletta, Marinella e Riccardo.

Valentino, all’inizio degli Anni 60, fondò a Pontida, insieme ai fratelli Gianbattista e Cherubino (morto lo scorso marzo a 84 anni), quella che poi diventerà una notissima azienda di cucina della nostra provincia varcando anche i confini nazionali, la Polaris. I tre fratelli Ravasio avevano ereditato la passione dal nonno Raffaele, storico falegname di Pontida. Inizialmente con arredamenti e serramenti, poi si erano dedicati al settore delle cucine, costruendo un’azienda che, nel periodo più importante, divenne tra le dieci leader in Italia del settore.

Nel 2011, Battista, 88 anni, e ancora in attività, rileva l’azienda e il marchio, fondando Polaris Cucine Contemporanee srl. L’unità produttiva viene spostata da Pontida a Bonate Sopra, dove, trova posta anche lo show room. La crisi degli ultimi anni aveva poi costretto alla chiusura, avvenuta quest’anno.

«Papà Valentino - ricorda il figlio Riccardo - iniziò negli anni Sessanta, aiutato dai fratelli Gianbattista e Cherubino. Iniziò nella falegnameria di famiglia, specializzandosi poi nella realizzazione di cucine. Con lui amministratore - continua il figlio - l’attività è proseguita fiorente fino al 2009. Negli anni d’oro, intorno al 1970, arrivò ad avere anche 130 dipendenti».

Un grande imprenditore, la cui figura è così ricordata ancora dal figlio Riccardo: «Aveva veramente grandi capacità imprenditoriali - dice - supportate anche da una fede cristiana profonda: carità e umiltà erano le sue doti straordinarie. Un uomo che ha dedicato la vita alla famiglia e alla sua azienda senza mai ostentare però le sue doti. Una fede veramente incrollabile, aveva ricevuto la Comunione solo pochi giorni fa. Ha sempre aiutato i suoi dipendenti e anche dopo aver lasciato l’azienda si è dedicato a opere di beneficenza». I funerali di Valentino Ravasio saranno celebrati domani, alle 15, nell’Abbazia di Pontida.

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