Primo tampone su uno studente 14enne
Attivo il piano scuole, risultati entro 9 ore

Lunedì il primo caso: un 14enne al Bolognini di Seriate. Test nelle Asst dalle 9 alle 14, da lunedì a sabato: risultato entro le 23.

Neanche il tempo della prima campanella che è arrivato puntuale anche il primo tampone. Lunedì 14 settembre uno studente di 14 anni si è presentato all’ospedale Bolognini di Seriate: l’alunno accusava sintomi sospetti, tanto da far scattare la macchina delle linee tamponi dedicate agli alunni e annunciate nelle scorse ore dalla Regione.

Una macchina che prevede che gli studenti possano presentarsi nei punti tampone con una semplice autocertificazione firmata dalla famiglia, senza passare dal pediatra. Basta una telefonata al medico, e dalla scuola il genitore può accompagnare il figlio direttamente in ospedale per lo screening. L’esito dell’esame, dice il Pirellone, deve essere comunicato entro le 23 della sera stessa, con il referto pubblicato online sul Fascicolo sanitario elettronico. Ieri la procedura s’è avviata per la prima volta, e già si sa che il copione si ripeterà giocoforza nei prossimi giorni. Secondo le direttive regionali, le tre Asst bergamasche dovranno garantire i test per gli studenti tutti i giorni da lunedì al sabato dalle 9 alle 14, e comunque per non meno di quattro ore al giorno.

L’Asst Papa Giovanni XXIII effettuerà i tamponi per gli alunni «nel presidio medico avanzato della Fiera, dalle 9 alle 14, e all’ospedale di San Giovanni Bianco dalle 10 alle 14 nel punto prelievi – spiega il direttore sanitario Fabio Pezzoli –. Oggi e domani (lunedì 14 e martedì 14, ndr) invece i tamponi saranno effettuati al drive through nel piazzale sottostante il pronto soccorso del Papa Giovanni XXIII».

Per quanto riguarda l’Asst Bergamo Est, invece, i test per gli studenti saranno effettuati (in questa prima fase) nelle tende allestite nei pressi del Pronto soccorso degli ospedali di Seriate, Alzano, Piario e Lovere dalle 9 alle 14. Mentre l’Asst Bergamo Ovest deve ancora comunicare dove verranno eseguiti i tamponi per gli studenti.

Nel piano messo a punto da Regione, steso con la collaborazione dei pediatri e condiviso con le autorità sanitarie territoriali e gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, si superano – almeno sulla carta – alcune delle principali perplessità sollevate dalle scuole e dalle famiglie. In primis, si riduce al minimo il rischio di bloccare per giorni classi e famiglie intere: le procedure volute dal Pirellone chiariscono inequivocabilmente - o almeno lo fanno, sulla carta - che l’esito del tampone deve arrivare il giorno stesso dell’esame, entro le 23. Non solo. Si mette nero su bianco che solo ed esclusivamente «la segnalazione di caso accertato Covid-19 può determinare la disposizione di isolamento domiciliare fiduciario dei contatti stretti». Tradotto: l’isolamento scatta solo con referto (positivo) in mano, e non bastano sintomi sospetti a bloccare l’attività scolastica. Per contatti stretti il Pirellone intende «gli studenti dell’intera classe presenti nelle 48 ore precedenti» mentre «il personale scolastico che abbia osservato le norme di distanziamento interpersonale, igienizzazione frequente delle mani e l’utilizzo della mascherina chirurgica non è da considerarsi contatto di caso, a meno di differenti valutazioni in relazione ad effettive durata e tipologia dell’esposizione».

Capitolo certificato medico: nel piano è previsto che per patologie con sintomi non sospetti, ovvero non riconducibili al Covid-19, non sia necessario alcun certificato per il rientro a scuola. «Dobbiamo riuscire a garantire l’equilibrio fra lo svolgimento dell’attività didattica e l’attuazione dei protocolli anti Covid a tutela degli studenti e del personale scolastico» dice l’assessore al Welfare Giulio Gallera. E proprio a proposito di personale scolastico, la procedura delle linee tamponi dedicate agli studenti (con test entro le 1e 14 e risultati nella stessa serata) vale anche per i docenti e tutto il personale che lavora negli istituti. Ma cosa succede se si riscontra un caso positivo a scuola? «La presa in carico di un caso Covid-19 spetta al dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria di Ats che, dopo avere effettuato l’indagine epidemiologica, predispone l’isolamento domiciliare fiduciario dei soggetti ritenuti contatti stretti – spiega Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo –. Abbiamo monitorato gli ingressi e le uscite degli istituti scolastici in città per verificare i corretti comportamenti: gli studenti indossavano la mascherina e, nel limite del possibile, mantenevano un corretto distanziamento sociale. È importante non abbassare la guardia e continuare a seguire comportamenti consapevoli»

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