Redditi a Bergamo, sul podio tre avvocati
Ceci il più ricco del Consiglio - Infografica

Dopo il dominio decennale di Franco Tentorio, che ha deciso di abbandonare lo scranno di Palafrizzoni, tocca a Gianfranco Ceci impugnare lo scettro di consigliere comunale più ricco. Da un commercialista, tra i più noti in città, a un avvocato.

L’esponente di Forza Italia è primo nella classifica dei redditi aggiornata ogni anno dal Comune di Bergamo grazie all’obbligo di trasparenza che impone a tutti i titolari di cariche elettive di pubblicare informazioni personali come la situazione patrimoniale e la dichiarazione dei redditi. Proprio da questi dati si può ottenere uno spaccato della situazione sociale ed economica degli eletti.

Dopo la tornata elettorale che ha confermato Giorgio Gori alla guida della città, anche i nuovi consiglieri hanno dovuto assolvere agli obblighi di legge ridisegnando la graduatoria in cui Ceci svetta con 385 mila euro (dichiarazioni 2019 sui redditi 2018), in forte crescita rispetto ai 173 mila dichiarati l’anno precedente. Un balzo direttamente dalla terza alla prima posizione.

Sul secondo gradino del podio confermato il vicesindaco Sergio Gandi, di professione avvocato, con 300 mila euro tondi tondi di reddito imponibile. Anche lui può vantare un segno «più» rispetto ai 277 mila euro del 2018. In terza posizione ecco la prima new entry. Si tratta di un altro avvocato, il consigliere comunale della Lega Stefano Rovetta, con 217 mila euro di reddito imponibile. Dopo tre avvocati spunta un commercialista e parlamentare, Alberto Ribolla della Lega, al quarto posto con 184 mila euro.

E il sindaco Giorgio Gori? Anche quest’anno, come da quando è stato eletto nel 2014, non occupa una delle prime posizioni anche se il suo reddito imponibile è in crescita rispetto al 2018: da 34 mila euro agli attuali 57 mila. Il primo cittadino è molto distante dal suo rivale alle ultime elezioni, Giacomo Stucchi – anche lui un volto nuovo del Consiglio comunale dopo tanti anni in Parlamento – che ha dichiarato un reddito imponibile di 94 mila euro. Nei piani alti della classifica anche il presidente del Consiglio comunale Ferruccio Rota con 82 mila euro, e il consigliere di «Ambiente, partecipazione e futuro» Roberto Cremaschi con 45 mila euro. Gli ultimi posti invece spettano ai due consiglieri più giovani, Alessandro Carrara della Lega e Alessandro De Bernardis del Pd, rispettivamente con 2.115 euro e 2.063.

L’INFOGRAFICA

La classifica generale però potrebbe leggermente cambiare (non nelle prime posizioni, salvo exploit) entro la fine dell’anno: nonostante il 2019 sia agli sgoccioli infatti non tutti i consiglieri hanno pubblicato la dichiarazione come prescrive la legge. Molto curioso anche il dato delle spese sostenute durante l’ultima campagna elettorale.Quello del sindaco non è ancora online, mentre sono consultabili i documenti pubblicati dal candidato del centrodestra Giacomo Stucchi, che ha speso 8.743 euro. Più ingente il contributo del vicesindaco Sergio Gandi alla causa del centrosinistra: 14.230 euro. E se l’obbligo vale per tutti, nemmeno chi ha speso pochi euro ha potuto sottrarsi: si va dagli zero euro dell’assessore Stefano Zenoni, che non era candidato, ai 122 euro sborsati per i «santini» da Luca Nosari, consigliere della Lista Bergamo Ideale.

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