Rifugi sulla linea di partenza, ancora tanta la neve

Giugno è ormai alle porte ma per molti dei rifugi bergamaschi non è ancora tempo di aperture vista la grande quantità di neve in quota.

Giugno è ormai alle porte ma per molti dei rifugi bergamaschi non è ancora tempo di aperture vista la grande quantità di neve in quota. «Il nostro vantaggio - fa sapere Alessia Moraschini dall’Alpe Corte - è che ci troviamo a quote relativamente basse e questo ci ha permesso di aprire già nei fine settimana da inizio maggio. Da ieri lo siamo in modo continuativo».

Dal 5 giugno potrà dare il via alla stagione anche l’Albani come ci conferma Sandra Bottanelli:«L’ultimo tratto del percorso presenta ancora un discreto quantitativo di neve e per questo motivo consigliamo di indossare un abbigliamento adeguato. Dalla settimana successiva, però, saremo sempre aperti». Anche al Merelli al Coca si prevede di rispettare le stesse date. «Tra le novità che possiamo segnalare in vista della nuova stagione - dice Fabrizio Gonella- è che abbiamo appena portato a termine il rifacimento dei bagni e quindi ringraziamo il Cai di Bergamo per aver reso possibile la cosa».

«Siamo al rifugio già da alcuni giorni per i preparativi in vista della stagione estiva - dice Fabio Arizzi dal Curò - ma saremo operativi dal 5 giugno. Ricordo, agli appassionati di sci alpinismo, che ci sarà quindi ancora la possibilità di fare ottime escursioni verso il pizzo Tre Confini o il Monte Gleno perché la neve è ancora tanta e di buona qualità».

Malgrado si trovi a 2.295 metri di quota anche Marco Brignoli del Brunone è fiducioso di poter dare il via alla stagione la prossima settimana. «Il sentiero di accesso al rifugio - dice - è ormai sgombero dalla neve, ne è rimasto solo un piccolo residuo. Confido di rendere funzionante la centralina idroelettrica entro sabato 5 e poi non chiuderò più per l’intera stagione».

Maurizio Nava dei Laghi Gemelli conferma che i lavori di preparazione procedono spediti, ma non sarà possibile aprire prima di sabato 12. «La tanta neve presente non ci consente ancora di portare a termine alcune delle operazioni che sono necessarie per poter fornire un servizio efficiente». La collocazione, a 2.328 metri di quota, non agevola ovviamente il rifugio Tagliaferri in Valle di Scalve. «Vista la quantità di neve ancora presente - dice Francesco Tagliaferri- penso che dovremo attendere almeno fin dopo la metà di giugno. In 36 anni che lo gestisco non mi è mai capitato di avere ancora un simile quantitativo di neve fuori dal rifugio». Stesso discorso per il Benigni, a 2.222 metri di quota. «Se il meteo ci aiuterà - conferma Elisa Rodeghiero - potremo pensare di aprire verso la terza decade di giugno. Siamo saliti lo scorso fine settimana per un sopralluogo e abbiamo potuto appurare che lo spessore della neve, in alcuni luoghi, si misura ancora in metri. Raccomandiamo quindi la massima attenzione».

Al rifugio Calvi il gestore Claudio Bagini prevede di dare il via alla stagione da venerdì 11 giugno. «Ricordo, però, che per salire è necessario percorrere il sentiero estivo (che si imbocca in località Pagliari) poiché su quello classico sono cadute numerose piante che devono ancora essere rimosse».

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