Rimborso infinito per un bergamasco
Un’attesa di 14 anni per avere 17 euro

Quattordici anni di attesa per un rimborso dall’Agenzia delle Entrate. E che rimborso, ben 17 euro.

Giuseppe Sartirani, 79 anni, pensionato di Valtesse San Colombano, aspettava questi soldi dal 2004. Quando, alla chiusura delle pratiche in seguito alla scomparsa dell’anziana mamma, gli era stato comunicato che avrebbe ricevuto cinquanta euro di rimborso Irpef. Da allora era cominciato un infinito su e giù da casa agli uffici dell’Agenzia delle Entrate, con l’invito ad avere pazienza, che presto i soldi sarebbero arrivati. «E di pazienza ne ho avuta molta – racconta sorridendo Giuseppe Sartirani – anche se non ho mai ben capito perché non mi liquidassero . Ma ormai era diventata una questione di principio. Ogni tanto mi presentavo negli uffici per avere novità che non arrivavano mai. I dipendenti di Bergamo dicevano che era competenza di Roma e viceversa. Poi L’ Eco di Bergamo circa un anno fa ha raccontato la mia storia e adesso è arrivato il saldo».

In realtà Giuseppe Sartirani si aspettava i famosi 50 euro, invece ne sono arrivati 17. «Più o meno un euro per ogni anno di attesa – commenta ironicamente il pensionato – ma non ci provo nemmeno a chiedere spiegazioni. Rischio di aspettare altri 14 anni. Semmai ringrazio l’Agenzia delle Entrate per la rapidità e soprattutto chiedo a mia moglie di avere un po’ di pazienza. Le avevo promesso una cena in pizzeria per festeggiare, ma con 17 euro ci dovremo accontentare di un paio di Margherite da asporto. Però va bene così, non mi lamento».

Si conclude positivamente un episodio che, anche se fa sorridere, dimostra come la burocrazia in Italia può essere un labirinto da cui risulta difficile uscire anche per le questioni in apparenza più banali.

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