Rimosso il pavone di piazza Dante
«Tornerà dopo il restauro» - Foto

Dov’è finito il pavone dell’Ajolfi che dal gennaio del 1993 se ne stava in piazza Dante all’ombra di un boschetto di faggi?

Se lo sono chiesto i consiglieri della Lega a Palazzo Frizzoni, firmatari di un’interpellanza urgente nella quale domandano all’amministrazione comunale chi ha rimosso la scultura in bronzo, dove è stata portata e se e come sarà riposizionata.

«L’attenzione su piazza Dante è alta – spiega la consigliera Luisa Pecce –. Già l’idea che vengano abbattuti gli alberi per via dei lavori di rifacimento della piazza non ci piace, non vorremmo sparisse anche l’opera di Elia Ajolfi». Niente paura – spiega l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini – il pavone è al sicuro nei magazzini comunali. «È stato rimosso per consentire gli scavi. Scenderemo sei metri sotto terra per impermeabilizzare la struttura ipogea (leggasi ex Diurno, ndr), e quindi la rimozione era inevitabile. Ne approfitteremo per un intervento di restauro e a lavori finiti la scultura tornerà dov’era».

Stesso destino per la fontana della piazza. «Sarà smontata e restaurata – continua Valesini –. Con una modifica. Verrà tolto uno dei due anelli che sono alla base della fontana, un’aggiunta successiva che ha alterato il disegno originario della vasca. Poi la fontana sarà ricollocata in centro alla piazza». Anche il pavone che fa la ruota (1,60x 1,70 metri) tornerà nel punto in cui si trovava sino a qualche giorno fa, ma senza il basamento, il muretto in pietra sul quale poggiava la scultura sarà probabilmente eliminato.

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