Sanità, ticket non pagati
Arriva il «condono» dalla Regione

Cartelle ai cittadini con esenzione autocertificata. Gallera: si paga il contributo non versato, non la sanzione.

«Una decisione per rispondere alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione: i cittadini lombardi destinatari di cartelle per ticket non pagati dovranno pagare la somma non versata ma non le sanzioni». Così Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, regala ottimismo a tanti lombardi, e tra questi parecchi bergamaschi, che si sono visti recapitare (e molte altre sono in arrivo a breve) le «cartelle» per ticket sanitari non pagati su visite ed esami medici a partire dal 2011, «caricate» anche di sanzioni e oneri di spedizione. «La maggior parte dei destinatari è pensionato, anziano, disoccupato, con redditi familiari bassi, senza un lavoro – evidenzia Orazio Amboni, Cgil Welfare Bergamo – . Infatti i ticket non sono stati versati, per visite ed esami medici, dopo che coloro che hanno usufruito delle prestazioni avevano dichiarato di avere diritto all’esenzione per reddito con un’ autocertificazione. I “furbetti” sono proprio pochi, spesso all’origine del non pagamento c’è la confusione sul limite di reddito, sul fatto che persone in disoccupazione avevano per un periodo limitato lavorato con contratti di collaborazione con introiti bassi o perché anziani non avevano chiari quali fossero i tetti Isee. Abbiamo più volte segnalato il problema».

L’autocertificazione per esenzione viene consegnata all’Ats, quindi scattano i controlli svolti dalla Società generale d’informatica Sogei del ministero dell’Economia e delle Finanze, che incrocia le prescrizioni sanitarie con i dati reddituali e lavorativi dei pazienti, utilizzando anche le banche dati di Inps, Agenzia delle Entrate e ministero del Lavoro. I nominativi di chi non è in regola vengono segnalati all’Ats che deve procedere all’incasso dovuto, comprensivo appunto delle sanzioni. Ora la Regione mette in campo un intervento. Una sorta di «condono». «La Regione non può non esigere i ticket non pagati: finirebbe nel mirino della Corte dei Conti, per danno erariale. Abbiamo scelto la strada già attivata per tre mesi nel 2018 – rimarca Gallera – . La legge ci consente di utilizzare il ravvedimento operoso: si paga solo l’ammontare del ticket non versato ma non le sanzioni. In incontri con sindacati e tecnici stiamo vagliando le modalità perché per il 2019 la misura sia “strutturata”. In più stiamo studiando anche il sistema delle esenzioni, per valutare di poter inserire chi fa lavori saltuari a minimo reddito nella fascia dei disoccupati». Si calcola che siano almeno 500 mila le cartelle in arrivo in tutta la Lombardia, nella Bergamasca già nei giorni scorsi si parlava di un invio di almeno 1.300 cartelle, ma le posizioni che sono ancora al vaglio sono oltre 28 mila, mentre altri 22 mila sarebbero i verbali già definiti.

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