Scoperti gli autori del raid al sottopasso
Sono sette minorenni: «Ora rimborsino»

Identificati grazie alle telecamere. Hanno tra i 12 e i 14 anni, il sindaco di Caravaggio li convoca con i genitori. «Chiedano scusa e rimborsino, o partirà la denuncia».

Sono stati identificati grazie alle telecamere di videosorveglianza. E il sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini è rimasto molto sorpreso dal vedere che i responsabili degli atti vandalici che nei giorni scorsi hanno pesantemente danneggiato il sottopasso ciclopedonale che collega il centro abitato alla zona industriale in via Panizzardo sono sette minorenni d’età compresa fra i 12 e i 14 anni. Tutti quanti, insieme ai loro genitori, sono stati convocati per la prossima settimana nell’ufficio del primo cittadino per mostrare loro le immagini che li ritraggono mentre danneggiano il sottopasso e per un confronto.

«L’intenzione dell’amministrazione comunale – afferma Bolandrini - è quella di chiedere le scuse e il rimborso per quanto accaduto altrimenti, utilizzando proprio come prova le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, saremo costretti a presentare regolare denuncia».

Il fatto era venuto alla luce circa una decina di giorni fa. Ed era stato il vice sindaco Ivan Legramandi con toni molto amari a denunciare quanto accaduto sul suo profilo Facebook, pubblicando anche le foto dei danneggiamenti: «Sottopasso ciclopedonale che collega il centro abitato con la zona industriale di via Panizzardo - è quando ha scritto a commento delle eloquenti immagini - Regalo di imbecilli che non capiscono il disagio che creano rompendo specchi e semaforo e facendo venire meno le condizioni di sicurezza. Regalo di chi non capisce che il danno è per tutta la comunità con costi che ricadono anche su loro». Da quanto si evince dalle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza, i responsabili degli atti vandalici hanno infatti, utilizzando un pallone, rotto gli specchi che consentono il passaggio in sicurezza di ciclisti e pedoni: eliminando punti ciechi scongiurano il rischio di incidenti. E anche il semaforo che blocca il passaggio nel sottopasso in caso di allagamento. Oltre a compiere tutto ciò li si vede anche imbrattare le mura in cemento del manufatto, oltre che fumare e bere alcolici da bottiglie che sono state poi rotte: la prova sono i frammenti di vetro trovati poi sul posto.

Rilevato il fatto, l’amministrazione comunale non ha voluto lasciare cadere quando accaduto incaricando la polizia locale di fare tutto il possibile per individuare i responsabili. E così è accaduto. «Non fa certo piacere assistere a certe scene - sostiene Bolandrini - né poi procedere alla convocazione dei giovani responsabili. Abbiamo però un dovere verso la comunità che ha pagato con soldi pubblici quanto è stato danneggiato. La speranza poi è che, con una punizione esemplare, questi giovani capiscano la gravità di quanto fatto e imparino quindi dai propri errori».

© RIPRODUZIONE RISERVATA