Seggiolini anti-abbandono, bonus al via
E dal 6 marzo multe a chi non è in regola

Da giovedì 20 febbraio si può accedere alla piattaforma del ministero dei Trasporti per i 30 euro di contributo. Serve però lo Spid, l’identità digitale, di cui al momento dispongono in pochi.

Tutti lo vogliono, ma in pochi sanno cosa fare o hanno i requisiti per ottenerlo. Da oggi dovrebbe essere possibile (nella mattinata di giovedì 20 la procedura online non è ancora attiva però) richiedere il bonus statale di 30 euro per l’acquisto dei dispositivi anti-abbandono, obbligatori per legge per trasportare in auto bambini fino ai 4 anni di età, ma la confusione e l’incertezza tra i consumatori sembrano ancora prevalenti.

Per la richiesta on line del contributo serve infatti lo Spid (Sistema pubblico di identità digitale), registrandosi su una piattaforma Sogei accessibile dal sito del ministero dei Trasporti (www.mit.gov.it) e, secondo un sondaggio del «Corriere motori», solo 1 genitore su 4 avrebbe i requisiti per ottenere il contributo subito. Entro un mese bisognerà spendere la cifra per l’acquisto del seggiolino anti-abbandono oppure sarà necessario farne nuova richiesta. Per chi ha già effettuato l’acquisto, invece, è previsto un rimborso. Una materia ancora nebulosa per tanti, anche se il tempo stringe e dal 6 marzo scatteranno le sanzioni per chi non è in regola: da 83 a 333 euro (che si riducono a 58 e 100 euro se si paga entro cinque giorni) con sottrazione di 5 punti dalla patente. E se si commettono due infrazioni in due anni, scatta la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.

Sul web si trovano decine di offerte di dispositivi anti-abbandono con costi variabili e che non necessitano di una specifica omologazione, ma devono essere accompagnati da un certificato di conformità rilasciato dal produttore. E le richieste di chiarimenti non mancano. «Abbiamo tanti clienti che chiedono ancora oggi informazioni sui seggiolini anti-abbandono, i dispositivi e l’omologazione – fanno sapere dalla Foppapedretti di Grumello –. Noi abbiamo sviluppato un dispositivo approvato per tutti i seggiolini auto a marchio Foppapedretti che non compromette la sicurezza dei seggiolini, in conformità al “decreto salvabebè” secondo cui il dispositivo non deve alterare in alcun modo le caratteristiche di omologazione del seggiolino auto».

Il bonus di 30 euro invece resta una materia incerta per molti. In realtà sul sito del ministero dei Trasporti si legge che il contributo statale «è erogato mediante il rilascio di un buono di spesa elettronico di 30 euro per l’acquisto del dispositivo anti-abbandono associato al codice fiscale di un minore». Per chi ha già effettuato l’acquisto e chiede il rimborso, bisogna farne domanda entro 60 giorni dall’operatività della piattaforma, allegando copia dei giustificativi di spesa, scontrino fiscale o fattura. I 30 euro saranno accreditati entro 15 giorni dalla richiesta sulla piattaforma. Le perplessità di molti consumatori riguardano anche la natura del bonus e il suo ambito di applicazione: il contributo statale di 30 euro è un bonus a esaurimento fondi e «una tantum», cioè corrisposto una sola volta per ogni singolo bambino.

Quanto alle modalità tecniche di utilizzo dei dispositivi anti-abbandono, è necessario che si attivino automaticamente a ogni utilizzo senza bisogno che il conducente compia ulteriori azioni, dando un segnale di conferma di avvenuta attivazione. In caso di abbandono, i dispositivi devono attivarsi con segnali visivi e acustici o visivi e di vibrazione e i segnali devono essere percepibili all’interno o all’esterno del veicolo. È possibile inoltre che seggiolini e dispositivi anti-abbandono siano collegati allo smartphone del genitore con una app o tramite Bluetooth per inviare notifiche.

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