Sicurezza, a Bergamo debutta l’App
che ti «accompagna» a casa

Palafrizzoni punta su tecnologia e contributi economici per incrementare la sicurezza.

«Grazie a varie collaborazioni, possiamo attuare tanti interventi che messi insieme danno maggiore sensazione di sicurezza», ha commentato il vicesindaco Sergio Gandi.

Si parte con il potenziamento dell’app gratuita per smartphone 1Safe. I bergamaschi la usano già per segnalare pericoli o comportamenti inadeguati: a un anno dall’attivazione sono state più di 800 le segnalazioni e vanno dai parcheggi per disabili occupati da non aventi diritto (più di 160 segnalazioni) e dal disturbo della quiete (150) fino all’indicazione di persone sospette (100), rifiuti abbandonati (88), incidenti stradali (45) e atti vandalici (42). Da giovedì invece parte il periodo prova di due mesi, solo a Bergamo, di «1Safe net», la nuova funzionalità che permette di richiedere il monitoraggio in tempo reale di un tragitto a piedi. «Per il futuro potrebbe essere possibile allargare questa funzionalità anche ai comuni dell’hinterland», precisa Claudio Rota, titolare della ditta di Treviolo Si2001 che ha sviluppato l’app. Tramite l’app, la persona che sta per mettersi in cammino deve avviare una procedura di sicurezza scegliendo una lettera dell’alfabeto; l’app all’incirca ogni minuto farà apparire 5 lettere a caso tra cui quella scelta e la persona avrà qualche secondo per premerla: significherà che tutto procede senza spiacevoli incontri o imprevisti. La mancata conferma fa scattare l’allarme alla centrale operativa della polizia locale e ad altri utenti certificati, come agenti di polizia e City Angels. «Con questo sistema siamo al passo con i tempi» ha sottolineato Gabriella Messina, comandante della polizia locale.

Il Comune ha inoltre stanziato 119 mila euro per da destinare alle attività commerciali per presidi di sicurezza (telecamere, vetrine antisfondamento, casseforti, barriere, guardie giurate). Le domande vanno presentate dal 14 al 21 gennaio, la graduatoria verrà stilata secondo l’ordine cronologico. I contributi? Da mille a tremila euro. «La nostra premura era fare qualcosa sulla sicurezza in mancanza quest’anno del bando “Impresa sicura” della Regione» ha commentato Nicola Viscardi, presidente del Distretto Urbano del Commercio.n 

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