Slot, nuovo giro di vite in arrivo
In Lombardia 20 mila in meno

Il taglio si farà con un emendamento alla legge di bilancio e sarà realizzato entro il 31 dicembre 2017.

Il Governo è pronto a una drastica riduzione del parco slot: questo è il provvedimento principale contenuto nella proposta presentata nei giorni scorsi alla Conferenza Unificata. La discussione è stata però rinviata alla seduta del 15 dicembre. In Lombardia, secondo un’elaborazione di Agipronews sui dati forniti dal Governo, il taglio del 33% delle slot - rispetto alla situazione attuale - si traduce in 20.606 macchine in meno, con gli apparecchi che a fine 2017 saranno 41.151.

Il taglio delle slot si farà con un emendamento alla legge di bilancio 2017 e sarà realizzato entro il 31 dicembre 2017. La bozza governativa parla di «programmata eliminazione degli apparecchi Awp (le slot, ndr) da bar e tabacchi», ma salva, in altra parte, una «quota di esercizi che disporranno di aree o locali dedicati». Tradotto: una parte per ora imprecisata di bar e tabacchi, secondo Agipronews, potranno tenere le slot, così come circa 18 mila sale e punti gioco (10 mila agenzie o negozi aventi il gioco come attività prevalente, 5 mila sale giochi e 3 mila sale Vlt e Bingo). Il Governo, secondo Agipronews, propone di «stabilire per tutti i punti gioco, in materia di orari, una apertura minima di 10 ore per le sale slot, dalle 14 alle 16 ore per le sale scommesse e per le sale bingo, la cui distribuzione nell’arco della giornata va definita in una prospettiva il più omogenea possibile nel territorio nazionale».

«Vanno considerate valide in materia di distanze, le decisioni normative adottate finora dagli enti locali - con l’eccezione dei punti gioco di classe A (quelli che, secondo la proposta governativa, osservano certi parametri in chiave di controllo, formazione del personale e vincoli architettonici, ndr) - nei limiti del numero di punti gioco che saranno ammessi nelle Regioni o aree, così come definiti in sede tecnica della Conferenza unificata». I punti gioco che superino i limiti numerici territorialmente stabiliti o non rispettino le caratteristiche previste per la classe A saranno classificati di tipo B e per essi, continua Agipronews, valgono i vincoli di distanza imposti dagli enti territoriali.

Entro il 31 dicembre 2017, «andrà pure definita la distribuzione territoriale dei punti gioco, in maniera omogenea, sul territorio nazionale, in proporzione al numero, alla densità e alla composizione anagrafica della popolazione di ciascuna Regione o area territorialmente individuata. I suddetti criteri e la loro applicazione saranno definiti in sede tecnica della Conferenza unificata».

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