Sosta, per i non residenti il disco orario
Bergamo, novità contro l’assedio delle auto

Il progetto per sollevare i quartieri dall’assedio delle auto. I cittadini potranno parcheggiare con un pass gratuito.

Il disco orario, inferno per i pendolari, paradiso per i residenti, è pronto a debuttare nei quartieri periferici della città. Annunciata in campagna elettorale, la novità firmata dal super attivo assessorato alla Mobilità arriverà con passo felpato nelle zone più assediate dalle auto di chi lavora in centro e parcheggia in periferia.

Una soluzione molto semplice: nei posti bianchi è prevista la sosta con disco orario, ma non per i residenti che potranno lasciare l’auto 24 ore su 24 grazie a un tagliando identificativo. «Gratuito», come ribadito a più riprese dall’assessore Stefano Zenoni durante le settimane che hanno preceduto il voto.

A differenza della discussa (e già digerita) estensione del pagamento in centro anche nei festivi, non è previsto un giorno X in cui scatterà la nuova norma. I provvedimenti saranno valutati quartiere per quartiere e caso per caso, con l’orizzonte temporale fissato alla fine del mandato per arrivare a completare il complesso puzzle. Che è formato da grandi pezzi (i parcheggi di interscambio), medi (il raddoppio di alcune aree raccontato nella pagina qui a fianco) e infine le piccole realtà di quartiere.

Loreto, Longuelo, Campagnola, Carnovali, Conca Fiorita e Boccaleone sono i quartieri in cui i residenti hanno chiesto a gran voce una regolamentazione più ferrea per limitare l’assedio diurno, decisamente in evoluzione negli ultimi mesi. Il caso più emblematico è quello di Carnovali, dove dopo l’arrivo delle strisce gialle in Malpensata e l’apertura dell’ex gasometro sono comparse quasi all’improvviso le auto dei pendolari. Tante, ovunque. Lo stesso è accaduto anche in via San Bernardino bassa, zona finora ritenuta troppo lontana e invece riscoperta. Di necessità (non pagare), virtù (camminare).

È un fenomeno molto fluido, difficile da monitorare e soprattutto da gestire, se non cercando di convogliare i flussi verso i parcheggi di interscambio, che saranno potenziati proprio per trasformarli nella destinazione più naturale. Anche perché i 65 mila veicoli, che ogni giorno varcano i confini della città, da qualche parte dovranno pur stare. L’intenzione dell’assessorato è procedere a fasce concentriche, partendo dal centro vivo dei quartieri, il luogo che meno si adatta alla mera sosta e quindi sembra essere il più indicato a un ricambio più veloce.

Il sindaco Giorgio Gori si è reso conto del problema parlando con cittadini e soprattutto commercianti durante i «caffè» nei bar delle periferie, il tour che ha preceduto la campagna elettorale. E che sia una priorità del 2020 lo ha ribadito anche citando il progetto durante la chiacchierata pre natalizia con i giornalisti. Le tempistiche: il passaggio più semplice è nelle zone più centrali - Santa Lucia ed ex ospedale - dove Palafrizzoni estenderà le classiche strisce gialle dedicate esclusivamente ai residenti, come già fatto progressivamente negli ultimi cinque anni. Per il disco orario invece si deve attendere l’ultima fase del lavoro «normativo» svolto dall’ufficio Mobilità.

Una volta definito il sistema, compresa la modalità di concessione del tagliando ai residenti per le zone con il disco orario, il progetto dovrà ottenere il via libera da parte della Giunta. A quel punto basteranno le singole ordinanze a ordinare il cambio della sosta, da libera al 100% a una versione più regolamentata, oppure con strisce gialle. Un altro aspetto non scontato riguarda la possibile estensione oraria: un’ora, due, anche tre. Anche in questo caso verrà studiato un disegno ad hoc per ogni quartiere.

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