Sottopasso, riapertura a sensi alterni
Contapersone sui bus e alle fermate

Bergamo, nella fascia del mattino l’ingresso nel tunnel solo dalla stazione a via Gavazzeni. Sistemi di controllo per evitare assembramenti nel momento della salita sui mezzi.

Scuole, trasporti e sottopasso. Il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, ieri in Prefettura, ha fatto il punto sull’azione combinata che si sta mettendo in campo per il ritorno in classe in sicurezza, previsto dal 14 settembre. «Manca un ultimo sforzo, il lavoro prosegue», commenta il sindaco Giorgio Gori a fine riunione, presente con l’assessore all’Istruzione Loredana Poli. Sollecitando ancora una volta un maggior equilibrio nella distribuzione degli studenti negli orari di ingresso negli istituti scolastici, per evitare assembramenti soprattutto sui mezzi pubblici. «Siamo ancora al 60% di ingressi alle 8 e al 40% alle 10. È auspicabile che si arrivi a una ripartizione più bilanciata, 50 e 50%, per non caricare troppo la fascia delle 8, che è anche quella che più interessa i lavoratori», insiste il primo cittadino, tornando su un problema già sollevato nei giorni scorsi. Sul tema Patrizia Graziani, dirigente dell’ufficio scolastico territoriale di Bergamo, e il prefetto Enrico Ricci si sono resi disponibili a proseguire il dialogo con i dirigenti scolastici per aggiustare ulteriormente il tiro.

I trasporti

Dal canto loro le aziende di trasporto - che possono portare all’80% la capienza e potenzieranno del 25% i mezzi a disposizione, per aumentare la frequenza delle corse - hanno sollevato la difficoltà di gestire l’affollamento alle fermate. In particolare, come evitare l’assalto ai bus degli studenti in attesa, considerato che tutti non potranno salire al primo colpo? Atb ha annunciato che nei punti più critici dislocherà in totale 25 addetti per aiutare a disciplinare l’accesso agli autobus. Insieme all’assistenza «a terra», i bus verranno dotati di «contapersone» per aiutare il conducente a capire quando la capienza massima è stata raggiunta.

Il nodo sottopasso

Al tavolo è stato affrontato anche il nodo del sottopasso che collega le stazioni (dei treni e Autolinee) e il polo scolastico di via Gavazzeni, su cui gravitano 5 mila studenti. Esclusa la chiusura totale (che comporterebbe la revisione, impraticabile, del sistema degli orari di bus e scuole, che già a fatica si sta componendo), Comune e Rfi stanno ragionando su un accesso regolato. «Per quanto riguarda il pezzo della stazione ferroviaria, di competenza di Rfi – spiega l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni – si sta valutando la diversificazione dei flussi, utilizzando una scala per la salita e un’altra per la discesa verso i binari. Anche per quanto riguarda il corridoio dove ci sono gli ascensori, da un lato si andrà in una direzione, sull’altro in direzione opposta. Il pezzo di tunnel del Comune, che è più largo, verrà invece mantenuto a senso unico (si potrà cioè entrare solo dalla stazione verso via Gavazzeni, e non viceversa) nella fascia oraria tra le 7-7,30 e le 10. Un modello che comporta una segnaletica adeguata e che verificheremo con Rfi nella sua fattibilità già da domani (oggi, ndr)». Secondo Ats la riduzione dei flussi nel sottopasso e la permanenza in movimento di 3-4 minuti al massimo sarebbero compatibili con la tutela sanitaria. «Certo qualunque soluzione si adotti, andrà monitorata», assicura Zenoni. Qualche disagio, insomma, all’avvio dell’anno scolastico è da mettere in conto. «Ma l’azione combinata degli orari scaglionati di ingresso, dell’80% della capienza dei mezzi pubblici, di una quota di studenti tra il 15-16% che continuerà con la didattica a distanza, e di un’altra quota che comunque tornerà inevitabilmente ai mezzi privati fa sperare in un risultato gestibile», è l’augurio del sindaco.

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