Spese sanitarie detraibili
C’è una guida on line

Tra le detrazioni previste dalla normativa fiscale italiana, quella delle spese sanitarie rappresenta la tipologia più richiesta. Ad affermarlo è l’Agenzia delle Entrate, citando i 720 milioni di dati inseriti dalla stessa nella dichiarazione precompilata 2018 riguardanti appunto le spese sanitarie sostenute dai cittadini nell’anno d’imposta 2017 e comunicati al fisco da farmacie, studi medici, cliniche e ospedali.

Per spiegare in dettaglio le agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie, le Entrate hanno recentemente messo on line una guida aggiornata, una sorta di vademecum digitale sull’argomento. Scelta opportuna, dato che oltre all’importanza del tema, la fine dell’anno fiscale si sta avvicinando ed è bene per tutti i contribuenti riordinare gli scontrini parlanti e le fatture necessarie per le varie dichiarazioni. Il documento contiene davvero tutto quanto è bene sapere sulle spese sanitarie e le relative agevolazioni fiscali: da quelle generiche a quelle specialistiche, per farmaci e alimenti speciali, prestazioni mediche-chirurgiche, acquisto o affitto di dispositivi medici, spese mediche sostenute all’estero (stesso trattamento previsto per quelle effettuate in Italia: non sono previste però detrazioni per spese di trasferimento e di soggiorno anche se dovuti a motivi di salute). Inoltre, cosa fare con le spese per familiari con patologie esenti e con le spese mediche e di assistenza specifica dei disabili (tema protagonista del Tr del 24 ottobre scorso e per il quale le Entrate hanno redatto una guida specifica). Trattandosi di 34 pagine di guida, in questa sede citiamo i temi più importanti, consigliandovi di scaricare il documento (formato pdf) collegandovi al sito del fisco (www.agenziaentrate.gov.it) e selezionando in homepage, al capitolo «L’Agenzia comunica», la voce «Guide fiscali». Nella maggior parte dei casi, per le spese sanitarie è riconosciuta una detrazione dall’Irpef di una percentuale della spesa sostenuta (19%) per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro (la cosiddetta franchigia). Possibile ripartire la detrazione in quattro quote annuali costanti e di pari importo se l’ammontare complessivo annuo è superiore a 15.493,71 euro, al lordo della franchigia di 129,11 euro.

La detrazione delle spese sanitarie è ammessa anche per quelle sostenute nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico (deve possedere un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili) e, in alcuni casi, nell’interesse di familiari non a carico (spese sanitarie per patologie che danno diritto all’esenzione dal ticket sanitario). In alcune situazioni (es: nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione) si può usufruire di una deduzione dal reddito complessivo.

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