Spirano, sms non recapitati
Vaccinato un prenotato su sei

Problema nel sistema regionale che invia gli appuntamenti. Il centro pronto per 600 inoculazioni, eseguite un centinaio.

Contenuta affluenza di utenti ieri al PalaSpirà di Spirano in occasione della prima giornata di vaccinazione anti Covid riservata agli over 80. Un centinaio quelli che si sono recati sul posto tra le 8 e le 17, un numero di gran lunga inferiore ai preventivati 600 che si erano prenotati nei giorni scorsi e per accogliere i quali sono state predisposte 11 postazioni, che rimarranno comunque attive nel prosieguo della campagna vaccinale.

Il motivo di questo ridotto andamento è ricollegabile a un malfunzionamento dello specifico sistema informativo regionale. L’iscrizione per sottoporsi alle vaccinazioni avviene infatti attraverso un portale della Regione: lo stesso che comunica poi all’utente l’avvenuto ricevimento della richiesta, avvisando inoltre che sarà inviato un sms per indicare la data della vaccinazione e il luogo dove recarsi per riceverla.

Iscritti in 600, vaccinati in 100

Gli iscritti per recarsi all’ hub vaccinale di Spirano erano 600, ma i messaggi inviati all’utenza sono stati solo un centinaio, questo spiega il perché della scarsa affluenza di ieri.

Il vero assalto al PalaSpirà, assicurano gli addetti ai lavori, sarà oggi, dove è previsto l’arrivo di 600 over 80, dando di fatto l’inizio a pieno regime delle operazioni, per ora riservate agli anziani.

Durante la mattinata è prevista la somministrazione del vaccino a 280 persone, lo stesso andamento avverrà nel pomeriggio, mentre nell’orario intermedio a essere vaccinati saranno 40 anziani.

Gii altri centri

Ieri era presente per un sopralluogo anche il direttore generale dell’Asst Bergamo Ovest Peter Assembergs, che ha annunciato l’imminente apertura dell’hub nel padiglione di «TreviglioFiera»: «Entrerà in funzione il primo marzo, in pratica nello stesso giorno in cui verrà attivato quello analogo al centro commerciale Antegnate Gran Shopping. Saranno così tre i punti che come Azienda abbiamo predisposto e che consentiranno di ospitare in modo funzionale la somministrazione dei vaccini e quindi la campagna di massa delle vaccinazioni». L’Asst Bergamo Ovest, oltre ai citati tre hub, si sta preparando a gestirne altri due, le cui date di apertura non sono però ancora state fissate: «Uno sarà collocato al Palazzo del ghiaccio di Zanica – fa sapere Peter Assembergs – e l’altro alla palestra del Centro universitario sportivo di di Dalmine. Vanno ancora messi a punto alcuni aspetti organizzativi e poi si partirà».

Anche lo spiranese Giovanni Malanchini, consigliere segretario dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, ieri mattina ha fatto tappa al PalaSpirà per sincerarsi sull’andamento delle vaccinazioni. Un’organizzazione che all’interno vede in prima linea infermieri e medici e all’esterno volontari della locale Protezione civile e del Gruppo Alpini.

La prima vaccinata

Alla struttura polivalente la prima ad arrivare per ricevere il vaccino, accompagnata dalla figlia, è stata Teresa Mambretti, 94 anni di Zanica. Alla domanda se facesse volentieri il tanto atteso vaccino ha risposto in dialetto in modo convinto e immediato: «Sarès mia tat conteta, ma ma toca fal. Questo però è l’unico modo per combattere il virus – ha poi proseguito – quindi andiamo dentro e poi ci penseremo ancora tra 21 giorni, quando tornerò per la seconda iniezione».

L’organizzazione dell’Asst Bergamo Ovest ha calcolato in nove minuti la permanenza massima degli utenti.

Il generale

In mattinata è giunto anche il generale medico Simeone Izzo, a Linate direttore dell’Istituto di Medicina Aerospaziale dell’Aeronautica: «Anche noi lavoriamo nella lotta al Covid con un drive through allestito in un hangar dell’aeroporto di Linate, dove eseguiamo 600 tamponi molecolari al giorno. A breve trasformeremo questo e altri centri regionali da noi gestiti – anticipa il generale Izzo – in punti di somministrazione dei vaccini anti Covid. Sono venuto a Spirano per vaccinarmi perché in ottimi rapporti con l’Ats di Bergamo, con la quale abbiamo collaborato come supporto medico nella prima fase della pandemia. Un plauso va all’organizzazione predisposta dal direttore socio sanitario dell’Asst Bergamo Ovest, Andrea Ghedi. Speriamo di arrivare il prima possibile all’immunità di gregge».

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