Supermercati, spesa libera. Green pass per posta e banca. Tutte le nuove norme

Le nuove regole: ecco dove non serve la certificazione. Sarà obbligatoria per uffici pubblici, abbigliamento, libri e giocattoli.

Il linguaggio è burocratico, la traduzione è però semplice. E chiara è la sostanza: dal 1° febbraio, il Green pass «base» – quello che si può ottenere anche con un tampone negativo, oltre che con la vaccinazione a partire dal 15° giorno dalla prima dose o la guarigione da massimo sei mesi – servirà quasi ovunque. Quasi, appunto, perché il Dpcm varato dal governo venerdì ha chiarito quali sono le attività commerciali e i servizi dove si potrà continuare ad accedere liberamente. Il rispetto delle norme è «assicurato dai titolari degli esercizi» attraverso «lo svolgimento di controlli anche a campione».

1. I negozi di alimentari

Il Green pass non sarà richiesto per accedere a quelle attività di «commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati di prodotti alimentari e bevande, escluso il consumo sul posto». In parole semplici: accesso libero per supermercati, ipermercati, discount alimentari, così come nei negozi alimentari specializzati, dalle macellerie alle gastronomie, dai fruttivendoli alle panetterie, e via dicendo. Accesso libero anche per mercati all’aperto e negozi di prodotti surgelati.

2. Alimenti per animali

Anche i negozi che vendono al dettaglio «alimenti per animali domestici in esercizi specializzati» sono esclusi dall’obbligo di Green pass. Anche per il veterinario non sarà richiesta la certificazione.

3. Il nodo (risolto) dei supermercati

Nei supermercati si può comunque comprare tutto, a prescindere dal possesso del Green pass? Sì, come chiarito dalle Faq del governo: l’accesso «consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie individuate dal Dpcm». Per fare la spesa, in sintesi, non serve il Green pass; e all’interno del supermercato si può acquistare tutto ciò che è in vendita. E il centro commerciale? L’accesso alla «galleria» è libero: per entrare in alcuni specifici negozi servirà poi il Green pass, per altri (quelli individuati appunto dal Dpcm) non sarà richiesto.

4. Medicine, salute, occhiali

Il decreto ribadisce che «è sempre consentito l’accesso alle strutture sanitarie e sociosanitarie per ogni finalità di prevenzione, diagnosi e cura»: per andare all’ospedale a fare un esame o per un’urgenza, non è richiesto. Analogamente, sono esonerate dal «lasciapassare» anche le farmacie, le parafarmacie e gli «altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica», così come le attività specializzate che vendono «articoli medicali e ortopedici». Nessuna restrizione anche per quanto riguarda il «commercio al dettaglio di materiale per ottica»: se devo comprare gli occhiali, non serve il Green pass.

5. Carburante-combustibili

Il Green pass non sarà richiesto nemmeno nelle stazioni di servizio per fare rifornimento di carburante. Sono escluse anche quelle attività commerciali di vendita al dettaglio «di combustibile per uso domestico e per riscaldamento»: per esempio, non serve il Green pass per andare a comprare il pellet o la legna per la stufa.

6. Vestiti, libri, giocattoli

Per entrare nei negozi di abbigliamento, in quelli che vendono giocattoli o nelle librerie, per esempio, sarà invece obbligatorio essere in possesso del Green pass. Il Dpcm non ha infatti ammesso «esoneri» per queste attività.

7. Edicole e tabacchi

Il Green pass sarà richiesto anche per le tabaccherie. Disciplina particolare per le edicole: per quelle al chiuso si dovrà essere in possesso del Green pass; per i chioschi all’aperto (compresi quelli che vendono libri), il certificato non serve.

8. Uffici pubblici, banche, poste

Dal 1° febbraio il Green pass «base» sarà obbligatorio per accedere a banche, uffici pubblici, uffici postali, attività finanziarie. Nessuna deroga è stata prevista.

9. Uffici delle forze dell’ordine e denunce

Si potrà continuare ad accedere liberamente, anche senza Green, agli uffici delle forze dell’ordine per motivi «indifferibili» e di «prevenzione e repressione degli illeciti» così come agli uffici giudiziari per la «presentazione indifferibile e urgente di denunce» da parte delle vittime o a tutela dei minori, oltre che per permettere le «attività di indagine per cui è necessaria la presenza della persona convocata». Per attività non urgenti, tipo rilascio del passaporto, occorrerà invece il Green pass.

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