Tamponi più veloci, li prenotano i medici
E a fine agosto screening per le scuole

La Regione vara una strategia territoriale in vista dell’autunno. Gallera: «Una diagnosi rapida è essenziale». Marinoni: «Bene, accolta la nostra richiesta». Campagna a fine mese per il personale scolastico.

Strategie sul territorio per contrastare la diffusione di nuovi contagi, in particolare in vista dell’autunno: la Regione Lombardia ha varato ieri, in Giunta, il «Piano operativo», elaborato dopo un confronto con gli Ordini dei medici e degli infermieri, dei sindacati, dell’Anci e con il Comitato tecnico scientifico e le direzioni delle Ats e delle Asst lombarde.

Una novità su tutte: da settembre i medici di medicina generale e di continuità assistenziale potranno effettuare direttamente la prescrizione per il tampone su pazienti sospetti. «Si tratta di novità importanti per la rete dell’assistenza territoriale in relazione agli aspetti di sorveglianza epidemiologica, al monitoraggio e alla tempestiva presa in carico dei casi positivi al fine di contrastare la diffusione del Covid 19», ha rimarcato l’assessore al Welfare Giulio Gallera. Se il monitoraggio per arrivare alle segnalazioni avviene sul territorio attraverso l’intervento di più soggetti, dai posti di lavoro con la misurazione della temperatura ai riscontri di sintomatologia sospetta da parte dei medici di base e di continuità assistenziale, il punto cardine della diagnosi è, ha ribadito Gallera «l’esecuzione dei tamponi, che avviene entro 48 ore dalla segnalazione, per la conferma di un caso, mentre il contact tracing è l’attività che sta alla base del contenimento dei casi secondari. Il tampone in ambito extra-ospedaliero a partire da settembre verrà quindi prenotato direttamente da parte dei medici di famiglia e di continuità assistenziale, di pediatri, medici Usca (Unità speciali di continuità assistenziale, la loro azione è coordinata dalle Ats che, si rimarca nel Piano appena approvato, può avvalersene anche per l’organizzazione dell’offerta vaccinale antinfluenzale ndr), medici competenti, medici delle strutture socio-sanitarie residenziali, contestualmente alla segnalazione del caso sull’apposito cruscotto informativo».

I tamponi sono effettuati per diagnosi, per i soggetti segnalati come casi sospetti, per i contatti di casi individuati a seguito di inchiesta epidemiologica con particolare attenzione ai contatti stretti, per accertare la guarigione (doppio tampone negativo a distanza di 24 ore), e per screening. «È certamente una buona cosa, peraltro arriva dopo che noi medici all’interno del Comitato tecnico scientifico avevamo segnalato la necessità di snellire le procedure per il tampone – rimarca Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo – . Mentre prima, infatti, quando i medici procedevano alla segnalazione dei casi sospetti attraverso il sistema informatico Mainf (dove vengono iscritti i casi di malattie infettive) per ottenere l’accesso al tampone occorreva effettuare una seconda e diversa procedura, ora invece le segnalazioni dei medici di medicina generale di casi sospetti e le richieste di tampone avranno un’unica procedura. Con la segnalazione scatterà automaticamente la richiesta di tampone. Certamente si avrà uno snellimento dei tempi, e si confida che l’automatismo porti a velocizzare anche la consegna degli esiti, senza sovrapposizioni e attese inutili». Tornando intanto agli screening, nel Piano operativo varato dalla Giunta si punta anche a nuove campagne: in particolare, dall’ultima settimana di agosto - ha annunciato Gallera, sempre ieri, in una dichiarazione al Tg regionale della Lombardia prima del varo del Piano in Giunta - «partirà uno screening di tutti i lavoratori della scuola».

Ulteriori campagne sono previste dal Piano regionale ai lavoratori impiegati nei comparti agricolo, alberghiero-ricettivo e della ristorazione in prevalenza stagionali; nei poli logistici di distribuzione; nel trasporto pubblico; al personale che assiste al domicilio soggetti anziani e fragili, come le badanti; a lavoratori per i quali l’Ats rileva contestualmente situazioni di rischio nell’ambito lavorativo e condizioni abitative temporanee con elevata promiscuità sociale; al personale sanitario anche convenzionato e socio-sanitario. Viene inoltre prevista l’effettuazione del tampone entro la fine della quarantena a cittadini di rientro da nazioni per le quali vige l’obbligo di quarantena all’arrivo in Italia.

Il Piano prevede inoltre potenziamenti degli interventi sul territorio, anche per i test a domicilio: li organizzano le Ats d’intesa con le Asst mediante Usca, Adi-Adi Covid , infermieri di comunità e famiglia. E in ogni Ats sono previsti Tavoli di coordinamento per la rete territoriale, c on la presenza di diversi soggetti con differenti competenze, per la programmazione e l’incremento di risposte ai bisogni.

Emendamento sui medici

A livello nazionale, intanto, all’interno del decreto attuativo per la proroga dello stato di emergenza è stato approvato in commissione un emendamento promosso dalla parlamentare bergamasca del Pd Elena Carnevali in favore dei giovani medici. Fino al 31 dicembre 2021, è consentito agli specializzandi di poter tenere lo studio di medico di base con 650 assistiti e di beneficiare della borsa di specializzazione (il decreto Calabria lo escludeva). Questo favorirà l’inserimento di medici sostituti: in Bergamasca potrebbero beneficiarne circa 180 giovani specializzandi. «Sono molto soddisfatta, l’emendamento è stato approvato anche grazie alla disponibilità dell’opposizione – ha rimarcato Carnevali – . Se parliamo di rafforzamento territoriale, non possiamo permetterci di lasciare sguarnita l’assistenza primaria».

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