Tangenziale Sud, ripartiti i lavori
Sarà pronta per la fine del 2021

È ripartito il cantiere della Treviolo-Paladina. O meglio, il 1° lotto, stralcio 1°, tratto 2° della Tangeziale Sud, come burocraticamente indicato nelle carte ufficiali.

Comunque la vogliate chiamare, con l’abbattimento del ponte sopra la Briantea di sabato scorso, i lavori sono entrati nel vivo, dopo mesi di stop e una (quasi) guerra a colpi di riserve e carte bollate tra la Provincia e la Vitali di Cisano. Da qualche settimana il giallo dei mezzi della Vitali si è fatto decisamente più intenso nel tratto tra lo svincolo che conduce alla zona commerciale di Curno e la rotatoria di Valbrembo. «Siamo ripartiti ed è una cosa sicuramente positiva: per primavera il cantiere sarà a pieno regime. L’obiettivo è rispettare i tempi che ci siamo dati con la Provincia» commenta Luca Vitali, amministratore delegato della ditta di Cisano.

Provincia che a questo punto «è decisamente molto soddisfatta» commenta il presidente Gianfranco Gafforelli: «Le cose sono ripartite e ci auguriamo che proseguano senza intoppi fino alla fine dei lavori. Certo, non è stato facile».

Un lungo braccio di ferro

Fine dei lavori che sarebbe in agenda per la seconda metà del 2021, probabilmente in autunno: «Il cronoprogramma non è ancora stato definito nei dettagli, ma l’orizzonte temporale è quello» confermano dagli uffici della Viabilità in Via Tasso. «Non ci sono più intoppi sostanziali, il cantiere è ripartito: i lavori finora effettuati sono circa il 20% del totale», la chiosa.

Ripartito dopo l’accordo transattivo tra la Provincia e la Vitali, ratificato dall’aula consiliare la scorsa estate: dopo uno scontro frontale durato mesi e lavori assegnati nel maggio 2013. Ma non alla Vitali, bensì alla Fabiani, finita successivamente in concordato preventivo e poi acquisita dall’impresa di Cisano a maggio 2016. Impresa che già a luglio dell’anno dopo, in sede di approvazione del progetto definitivo, solleva qualche perplessità sul quadro economico: è il «la» ad un braccio di ferro con Via Tasso che raggiunge il culmine con l’abbandono (mai dichiarato ufficialmente ) del cantiere alla fine dell’anno scorso, pochi mesi dopo il via ai lavori, datato febbraio 2018. La Vitali presenta 34 riserve per complessivi 21 milioni di euro (sui 44 dell’appalto) e ricorre pure al Tribunale di Brescia: alla fine l’intesa viene trovata a luglio a quota 1,4 milioni più altri 3,1 recuperati tra migliorie progettuali e minori costi, conseguenza di alcune ottimizzazioni.

Le opere nei paesi

A lavori ultimati, la strada sarà a due corsie per senso di marcia dallo svincolo per la zona commerciale di Curno a quello della Briantea: in questo tratto passano 47 mila veicoli al giorno per entrambi i sensi di marcia che diventano 30 mila dalla Briantea a Paladina.

A Curno i prossimi passi del cantiere prevedono la risoluzione delle interferenze, la realizzazione delle controstrade e la riqualificazione dell’asse principale della strada 470 dir. Verrà inoltre allargato il ponte del sottopasso di via Brembo, mentre per quanto riguarda quello sulla Briantea, nelle prossime settimane verrà realizzato il nuovo impalcato per raccordare vecchia e nuova porzione. A Mozzo è in corso d’ammodernamento lo svincolo della Dorotina e si stanno posando barriere antirumore e dune vegetali lungo il tracciato della superstrada. In corso d’ultimazione l’allargamento del ponte di via Papa Giovanni XXIII. A Valbrembo, infine, sono state completate le indagini archeologiche che hanno dato esito negativo. Il che permetterà l’avvio a breve del tratto di strada in trincea.

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