Treni, Bergamo lancia le sue Frecce
Ecco i treni per le vacanze estive

Raddoppiano le relazioni con Roma: sui binari debutta anche un moderno Frecciarossa 1000. Partenza alle 8.

La ripartenza ha il volto pacioso e la meraviglia di Thomas, 6 mesi compiuti domenica 21 giugno, al suo primo viaggio in treno. «Anzi, il secondo: l’estate scorsa ha viaggiato qui» racconta tenera mamma Viviana appoggiando la mano sul ventre, mentre papà Michele Guarnaroli sistema i trolley.

C’è poco da fare, passano gli anni ma la Freccia Orobica resta la Freccia Orobica. «Guai a toccarla, per i bergamaschi è un simbolo» commenta un ferroviere fermo al binario 1 dove il Vivalto è pronto a partire direzione Pesaro. «Abbiamo comprato i biglietti appena visto che c’era anche quest’anno» spiega Michele: «L’alternativa era l’auto, ma volete mettere la comodità?».

Da Caprino a Miramare via Bergamo e una decina di località romagnole. Un classico, anzi di più. Basti pensare che fino a pochi giorni fa la Freccia manco doveva essere sui binari per l’effetto combinato dei lavori previsti nel ferrarese ad agosto (quando il treno in effetti non ci sarà) e le incertezze del Covid-19. Alla fine, però, Trenitalia-Tper, la società mista per la gestione del trasporto locale su ferro dell’Emilia-Romagna, ha cambiato idea.

A furor di popolo, verrebbe da dire, con gli albergatori della Riviera a guidare la carica: già sono tempi difficili, se poi all’appello mancano i fedelissimi bergamaschi, quelli che possono snocciolare i nomi di paesini e frazioni della Romagna manco fosse la formazione dell’Atalanta, si fa ancora più dura.

«Comodo, meglio dell’auto»

E così, appena passate le 7 di un lunedì mattina d’estate, sul binario 1 cominciano a fare capolino le prime facce addormentate, trolley e zaini al seguito. La Freccia è lì, non al centro: più spostata dal lato Brescia perché quello Lecco è rimasto occupato per qualche minuto da un altro convoglio.

Prima una ragazza, poi la famiglia Guarnaroli, poi un gruppo di giovani che si fa via via più numeroso. Anziani, altre famiglie, qualche papà che accompagna moglie e figlia «che se ne vanno a Cesenatico. Il treno non sarà modernissimo, ma meglio che l’auto. Carichi i bagagli e arrivi dritto a destinazione». Magari non proprio velocissimamente, considerando che per vedere le prime spiagge della Romagna servono 4 orette e mezza buone, ma va bene così: quest’estate è già bellissimo andare in vacanza e il fattore tempo in questi mesi di lockdown ha avuto tutto un altro significato.

Alle 7,27 spaccate il treno parte, la sua prima corsa da nozze d’oro con i binari: quest’anno festeggia i 50 anni di onorato servizio. A bordo una cinquantina di vacanzieri, non male considerate le premesse e l’inserimento last minute nella programmazione estiva, confermato dal fatto che la Freccia Orobica manco compare nei tabelloni della stazione. Per la cronaca c’è invece nell’app di Trenitalia, anche se indicata come «Orobica Line». Fa niente se ci teniamo la vecchia Freccia?

Novità sull’Alta velocità

Anzi, fa niente se ne aggiungiamo un’altra all’arco, in verità non fornitissimo, delle ferrovie bergamasche? Alle 8 in punto dal binario 3 parte un fiammante Frecciarossa per Roma, messo sui binari abbastanza alla chetichella, va detto. Del resto nel periodo d’incertezza post Covid-19 Trenitalia ha deciso di muoversi col freno a mano tirato: pochi annunci e marcia a vista. E così dal 3 giugno ha reintrodotto senza avvisare praticamente nessuno il Frecciargento per la Capitale con partenza da Bergamo alle 16 e da Roma alle 9,50. Poi, appurato che la domanda c’era, ha rimesso sui binari la seconda coppia di treni ripristinando di fatto l’offerta, ma con novità sostanziosa.

La prima: non più Frecciargento ma Frecciarossa 1000. La seconda: non si parte più da Bergamo alle 6,12 ma alle 8 con arrivo a Roma alle 13,10.Confermata invece la fascia oraria del ritorno, seppure con uno scostamento di 5 minuti: la partenza da Termini slitta così alle 18,50 con arrivo a Bergamo alle 23,40. L’avvio è stato un po’ in sordina, lunedì a bordo c’erano una decina di persone, non di più. Ma anche questa è una ripartenza.

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