Treviolo-Paladina, si lavora ai 4 tunnel
«L’apertura è prevista a settembre»

Sprint del cantiere della Vitali, rallentato dal maltempo: impegnati 40 uomini
e 25 mezzi. All’opera per il chilometro e mezzo sottoterra, con i 400 metri di gallerie

Il cantiere della Treviolo-Paladina va spedito e ora c’è un mese fissato per l’apertura: settembre. «Per la fine del 2021 – affermano dalla Vitali spa di Cisano, che sta realizzando l’opera – verranno invece completate le strade di collegamento alla rete viaria dei paesi che la Treviolo-Paladina attraversa». Che i lavori abbiano avuto un’accelerata, lo si può facilmente comprendere passando vicino al cantiere che si estende dall’intersezione con l’Asse interurbano a Curno fino alla rotatoria a Valbrembo, all’altezza di via Padre Murialdo: lungo tutti i suoi 5 chilometri, si possono vedere lavorare contemporaneamente circa 40 uomini e 25 mezzi.

La Treviolo-Paladina consiste in una riqualificazione (del costo complessivo di 44 milioni di euro) del tratto corrispondente della ex statale 470 dir che, una volta completata, sarà una strada in parte trincea: in questo modo il traffico che la percorrerà non verrà intralciato dalla viabilità locale che si sposta fra i paesi vicini. Il tratto più complesso da realizzare è proprio quello sottoterra, lungo 1,5 chilometri di cui 400 metri divisi in quattro gallerie (la parte rimanente, invece, sarà a cielo aperto). La galleria 5 (chiamata così perché è rimasta la numerazione del progetto originaria da cui, successivamente, una galleria è stata eliminata per far spazio a un ponte all’altezza di via Kennedy) è stata completata. «Lo stesso – spiegano ancora dalla Vitali – vale per la galleria 1 che si trova all’altezza dell’ex rotatoria delle Cornelle» demolita e poi sostituita da uno svincolo collegato alla viabilità locale che verrà riaperto al traffico a marzo. «Della terza galleria – spiegano ancora dall’azienda – che si trova all’altezza di via Villino, a Valbrembo, è stato da poco finito il montaggio dei prefabbricati. La prossima settimana daremo il via, ancora a Valbrembo, alla costruzione della quarta galleria che con i suoi 247 metri, è la più lunga di quelle previste». Per contratto l’opera pubblica deve essere completata entro la fine del 2021. Poco meno di un anno fa, durante un sopralluogo in cantiere del presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli e dell’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Terzi, la Vitali aveva sostenuto la possibilità di riuscire a completarla già per l’estate. Non aveva fatto i conti non tanto con il Covid (il cantiere della Treviolo-Paladina non si è mai fermato, nemmeno durante la prima ondata), bensì con la risoluzione di alcune interferenze oltre che con gli allagamenti causati dalla particolare natura idrogeologica della Piana di Valbrembo che raccoglie tutte le acque provenienti dai rilievi montuosi vicini. E non hanno aiutato nemmeno la pioggia e la neve del mese scorso. «Comunque sia – sostengono dal quartier generale di Cisano – stiamo recuperando il ritardo accumulato: cosicché, salvo ulteriori imprevisti, possiamo affermare che l’asse principale della nuova strada sarà percorribile il prossimo settembre». Nel frattempo il Consorzio di bonifica della Media pianura bergamasca sta portando avanti un progetto preliminare sulle soluzioni da adottare per scongiurare il rischio di nuovi allagamenti nella piana di Velbrembo. La base di partenza è uno studio del 2016 che prevedeva la creazione di vasche di laminazione naturale e l’allargamento di alcuni canali irrigui per un investimento complessivo di 6 milioni di euro.

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