Umidità e infiltrazioni a scuola - Le foto
Il «Pesenti» fa acqua, i genitori: intervenite

Ci sono infiltrazioni d’acqua, umidità e muffa. I banchi spesso sono rotti, come succede anche alle vetrate. Dei bagni meglio non parlare: alcuni sono chiusi perché inutilizzabili, in altri, per sostituire lo sciacquone rotto, si devono usare secchi pieni d’acqua.

È la denuncia di alcuni genitori di ragazzi che frequentano l’Istituto «Pesenti» di Bergamo, che chiedono maggiore attenzione per lo stato dell’edificio che ospita l’istituto professionale cittadino. Una situazione difficile, di cui è conscia anche la Provincia che, come spiega il consigliere Claudio Cancelli, delegato all’Istruzione, «ha pianificato specifici interventi in merito». A sollevare il tema sono l’Associazione genitori e la presidente del Consiglio di Istituto Rosa De Grandis. «Questa situazione va avanti da qualche anno – racconta De Grandis –. Negli ultimi due la Provincia ha fatto un sopralluogo e alcuni interventi, ma ci sono ancora tante cose da sistemare. La situazione è davvero difficile». Per questo l’appello è stato rilanciato. «Ci piacerebbe che qualcuno potesse prendersi in carico la situazione – continua – per sistemare la qualità degli ambienti dove i ragazzi passano così tanto tempo. Quando ci si trova in un ambiente curato e ben tenuto si è maggiormente invogliati a curarsene di più».

Un appello condiviso anche dall’Associazione genitori. «Bisogna dire che la Provincia – aggiunge la presidente dell’associazione, Giovanna Diani – negli ultimi anni è intervenuta sulla struttura, con la sostituzione di alcuni infissi e la sistemazione di alcune solette. Altri laboratori sono stati rimessi a nuovo con l’aiuto di alcune aziende, mentre la nostra associazione è riuscita a tinteggiare alcune zone e a sistemare la biblioteca. Ma ora la scuola richiede interventi che non sono più rimandabili». Il terzo piano dell’edificio, per esempio, è chiuso da un anno «perché su quel piano i bagni sono inagibili – aggiunge -. Quello che chiediamo alla Provincia è che venga fatto un piano di intervento, per evitare che vengano rimandate altre situazioni, che sono oggettivamente urgenti».

Anche il dirigente scolastico, Marco Pacati, conferma che la situazione è difficile: «La Provincia ha fatto sopralluoghi – dice –, ma, fino a ora, non abbiamo notizie di interventi imminenti. La situazione è davvero al limite. Il fatto che la nostra scuola abbia un’utenza particolare è un motivo in più per non smettere di stimolarla: i ragazzi hanno diritto a un ambiente sano e decoroso». Via Tasso ha ben presente la situazione nell’istituto professionale cittadino. «Abbiamo fatto un sopralluogo nella scuola – spiega Claudio Cancelli, consigliere delegato all’ambito Istruzione - e individuato alcune criticità. Dal giorno di quella visita a oggi siamo intervenuti con una serie azioni su questa struttura. In particolare sul primo e sul secondo piano, con una squadra di manutenzione, sostituendo i vetri rotti, i caloriferi e con alcune manutenzioni sulla caldaia. Esiste una situazione delicata al terzo piano su cui, come Provincia, abbiamo alcune idee di riqualificazione». La priorità della Provincia finora è stata dunque quella di intervenire sugli ambienti utilizzati appieno dalla scuola. «Ma ciò non toglie – conclude Cancelli – che abbiamo progetti specifici per questo edificio. L’Istituto, se ritiene, può investire anche i fondi che tutte le scuole hanno a disposizione (il cosiddetto “fondino”) in interventi di manutenzione. Nell’ultima variazione di bilancio comunque la Provincia ha indicato una serie di istituti su cui intervenire, e il «Pesenti» è tra questi. Per avere buoni risultati però bisogna percorrere una strada collaborativa: la Provincia, la scuola e anche i genitori».

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