Vaccinato 1 bergamasco su tre: immunità di gregge tra due mesi

È un esercizio teorico, ma con un impatto anche concreto. Quanto manca all’agognata immunità di gregge in Bergamasca? E quando ci si arriverà, a questo traguardo? Si risponde più facilmente alla prima domanda: siamo quasi a metà strada.

Per il secondo quesito, la soluzione è scontata: dipende da quanti vaccini arrivano (e perciò da quanti se ne fanno), comunque con un orizzonte che varia – considerando solo la prima dose – tra i 30 e i 90 giorni.

Questione di numeri: se l’immunità di gregge la si ottiene – nel caso specifico del Sars-CoV-2 – vaccinando circa il 70% della popolazione, in Bergamasca la si raggiungerebbe mettendo in sicurezza 770 mila degli 1,1 milioni di residenti (bambini inclusi). A oggi, la campagna vaccinale orobica ha toccato almeno con una dose (già in grado di scatenare una prima risposta immunitaria, e tra l’altro ora si sta usando anche Johnson&Johnson che è monodose) poco più 330 mila bergamaschi, praticamente il 30% dei residenti. Dunque, si è a poco meno della metà di quel 70% da coinvolgere per l’obiettivo. Qui, però, ci si imbatte nel primo limite del ragionamento: Pfizer è autorizzato dai 16 anni in su e gli altri vaccini partono dai 18 anni, perciò una fetta importante della popolazione (fino agli adolescenti) è al momento impossibilitata a essere immunizzata.

Ma cos’è, nel concreto, quest’immunità di gregge? «C’è un esempio che rende bene il concetto – propone Roberto Buzzetti, esperto di statistica medica, già direttore dell’Ufficio epidemiologico dell’Asl di Bergamo –. Ci sono persone fragili che non possono essere vaccinate, per esempio chi sta facendo particolari terapie antitumorali: l’immunità di gregge è il risultato che si ottiene costruendo attorno a loro un cordone di persone immuni. Se stai all’interno di un “gregge” protetto pur non essendo tu protetto, sei comunque al sicuro. Bisogna però che il gregge sia effettivamente vaccinato a un livello importante, che varia a seconda del tipo di virus, e per il Sars-CoV-2 possiamo ragionare dal 66 all’80%. Alla base c’è un concetto nobile: io mi vaccino non solo per proteggere me stesso, ma anche per proteggere i più fragili della comunità».

Obiettivo prime dosi

Numeri alla mano, mancano circa 440 mila bergamaschi da immunizzare per arrivare all’ipotetica immunità di gregge. Quanto tempo servirebbe per inocularli tutti? Stando al portale di Regione Lombardia che offre aggiornamenti quotidiani sull’avanzata della campagna, nell’ultima settimana la provincia di Bergamo ha viaggiato a una media di 9.125 somministrazioni giornaliere complessive, di cui 7.010 prime dosi. È questa la base di partenza per tracciare qualche proiezione: se si procedesse a questo ritmo, e cioè a 7 mila prime dosi al giorno, si arriverebbe al 70% della popolazione vaccinata in 62 giorni, quindi con l’orizzonte d’inizio luglio. Tutto dipende – come noto – dalla disponibilità delle fiale, senza dimenticare che man mano che si va avanti aumenta anche il peso delle seconde dosi che ogni giorno vanno somministrate.

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