Vicesindaco e radiologo, guarito dal Covid
«Ora posso tornare ad aiutare i malati»

Ad Onore il vicesindaco Ettore Schiavi, tecnico radiologo, finita la quarantena, lavora all’ospedale di Piario «Come quando sei in panchina, fremevo per tornare».

«È stato bello ritornare a lavorare e a rendersi utile nel momento del bisogno, mi sentivo come il calciatore messo in panchina nelle partite decisive». Così ha commentato ieri Ettore Schiavi, vicesindaco di Onore che dopo quasi un mese, finalmente negativo al Covid 19, è rientrato al lavoro al Locatelli di Piario. Schiavi, 32enne di Onore, è uno dei tecnici di radiologia dell’ ospedale di Piario e aveva iniziato a manifestare i primi sintomi, febbre, tosse e spossatezza, il 7 marzo.

«Sono stato a casa in quarantena sin da subito, dall’ 8 marzo - spiega Ettore Schiavi, che alle ultime comunali è stato eletto nel gruppo guidato dal giovane sindaco Michele Schiavi -. Il tampone è risultato positivo l’ 11. Fortunatamente sono stato sempre bene, a parte qualche giorno di febbre e tosse e un generale senso di stanchezza e poi per alcuni giorni la perdita dell’ olfatto e del gusto. Per rientrare ho effettuato un primo tampone il 25 marzo che è risultato però ancora positivo e poi il 2 aprile finalmente si è negativizzato, riconfermandosi negativo anche il 4 aprile. Quindi questa mattina (ieri per chi legge, ndr) sono rientrato al lavoro».

Un ritorno sul campo che Schiavi attendeva da giorni: «Stavo bene, quindi volevo rientrare per rendermi utile - spiega -. È come quando stai in panchina nella partita decisiva, quando gli altri hanno bisogno di te e tu non sei lì ad aiutarli. Mi piace il mio lavoro e avrei voluto essere operativo».

Un lavoro che in queste settimane si è rivelato importantissimo anche nella guerra con il coronavirus. Schiavi e i colleghi della radiologia hanno visto tanti pazienti «sospetti covid» che con la Tac mostravano una prima conferma con la tipica polmonite interstiziale che poi veniva riconfermata con i tamponi. «Nei giorni di quarantena, condivisa con mia moglie che ha avuto febbre anche lei per diversi giorni, sono riuscito comunque a non restare fermo dedicando tempo da un lato allo studio, perché a fine anno dovrei laurearmi in Storia - spiega Schiavi -. E dall’ altro al Comune (Schiavi è vicesindaco e assessore, ndr)».

Il piccolo comune della conca della Presolana sin da subito ha scelto di effettuare le riunioni di giunta in videochiamata per portare avanti i lavori e per rispondere anche alle esigenze della comunità, ai tempi del coronavirus. «Nonostante Ettore fosse a casa ammalato ci siamo tenuti tutti in costante aggiornamento - spiega il sindaco Michele Schiavi -. In queste settimane abbiamo attivato anche importanti servizi: dalla spesa a domicilio, alla a consegna delle mascherine a domicilio o presso le attività, dalla distribuzione di materiale scolastico al servizio biblioteca».

© RIPRODUZIONE RISERVATA