Cinquanta aziende bergamasche autonome e green grazie all’Europa

Pnrr/1. Il progetto più «pesante» è quello del Consorzio di Bonifica per la revisione totale della rete di pozzi irrigui a Est e Sud Est della provincia. Molte risorse andranno anche alla creazione di «parchi agro-solari».

I primi progetti sono già stati finanziati e consentiranno da un lato di rendere una cinquantina di aziende agricole bergamasche autonome e sostenibili grazie all’installazione degli impianti fotovoltaici sui tetti dei capannoni, e dall’altro di ottimizzare la rete dei pozzi irrigui tra l’Adda e il Serio per arrivare a risparmiare fino al 35% di acqua ed energia elettrica. A questo serviranno i primi 16 milioni di euro in arrivo dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha destinato al comparto dell’agricoltura un maxi stanziamento da 6,8 miliardi di euro.

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Al momento il progetto più «pesante», che porterà in Bergamasca 15 milioni di euro, lo ha presentato il Consorzio di Bonifica riguarda la revisione totale della rete di pozzi irrigui su una vasta area a est e sud-est della provincia. Il piano presentato dall’ente consortile al ministero si è classificato al quinto posto (su 42), accedendo così al finanziamento. Il progetto prevede, nel dettaglio la riqualificazione di 35 pozzi nei campi di Bolgare, Calcinate, Caravaggio, Cavernago, Fornovo San Giovanni, Ghisalba, Grumello del Monte, Martinengo, Misano Gera d’Adda, Mornico al Serio, Mozzanica, Palosco, Zanica, più Palazzolo sull’Oglio che è oltre confine in provincia di Brescia. Si lavorerà più o meno in contemporanea su tutti i pozzi perché il Pnrr ha tempi incalzanti e il rischio di perdere il finanziamento, se non si chiudono i lavori per tempo, esiste.

Cinquanta aziende bergamasche autonome e green grazie all’Europa. Video di Sergio Cotti

«Siamo in fase di appalto – spiega il direttore del Consorzio Mario Reduzzi –, speriamo di avere l’esito della gara entro fine marzo per iniziare i lavori, come previsto, in estate». Gli interventi riguarderanno l’installazione sui pozzi di apparecchiature elettroidrauliche e meccaniche, sistemi di misurazioni e rilevamento dati, impianti di supervisione e telecontrollo, con l’obiettivo di adeguare ed ammodernare l’intero sistema di emungimento dai pozzi per la razionalizzazione e il monitoraggio degli usi, ed ottenere un risparmio di risorsa acqua e di energia elettrica del 35%.

Il filone in cui rientrano i fondi destinati al Consorzio di bonifica è quello della «Gestione dell’acqua», per cui sono stati previsti finanziamenti per 880 milioni di euro in tutta Italia. Altri progetti sono stati presentati dall’ente consortile, ma sono tuttora in attesa dello scorrimento delle graduatorie.

Incontri con esperti

L’altro fronte sul quale di registra un certo movimento tra le aziende della provincia di Bergamo è quello che riguarda i cosiddetti «parchi agri-solari», ovvero l’installazione di impianti fotovoltaici sui capannoni. Sono una cinquantina quelle che hanno presentato un progetto, la maggior parte delle quali sono state sostenute da Coldiretti, per un finanziamento complessivo di poco superiore al milione di euro: «Ci siamo attivati per accompagnare le nostre aziende nella redazione delle domande per accedere ai finanziamenti, contribuendo così alla transizione green e alla sovranità energetica del Paese – spiega l’associazione –. Per spiegare questa opportunità abbiamo fatto un ciclo di incontri sul territorio provinciale con i nostri esperti, approfondendo i vari quesiti e prendendo in considerazione le diverse realtà. Con questo intervento – spiega Coldiretti Bergamo – è stata incentivata l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, senza consumare suolo. È stata un’opportunità anche per realizzare una riqualificazione delle strutture con la rimozione dell’eternit/amianto sui tetti, ove presente, e il miglioramento della coibentazione. Al tempo stesso questa misura del Pnrr è stata un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che così possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici che in questi ultimi mesi è schizzato alle stelle.

«Con questo intervento – spiega Coldiretti Bergamo – è stata incentivata l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, senza consumare suolo. È stata un’opportunità anche per realizzare una riqualificazione delle strutture con la rimozione dell’eternit/amianto sui tetti, ove presente, e il miglioramento della coibentazione».

«L’intervento del Pnrr è pari al 40% - ricorda Alberto Brivio, presidente di Coldiretti Bergamo –; questo significa che il territorio ha investito oltre 2,5 milioni di euro per l’efficientamento energetico. Non solo, oltre a raggiungere un alto livello di autosufficienza energetica, il Pnrr interviene anche sulle ristrutturazioni degli edifici e ciò consente di efficientarli anche al punto di vista energetico, senza ulteriore consumo di suolo». Un’altra misura sulla quale stanno iniziando a muoversi le attività agricole è quella che riguarda i contratti di filiera: «Ci sono stati anche a livello provinciale, nel settore della quarta gamma (le insalate in busta, ndr) e nel settore zootecnico, in particolare suinicolo e avicolo – prosegue il presidente di Coldiretti –. Si tratta di accordi commerciali, basati anche su investimenti economici, con i quali le parti concordano un percorso di riconoscimento delle produzioni, anche attraverso l’utilizzo di impianti innovativi, per garantire maggiori garanzie in tema di sostenibilità ambientale e sicurezza alimentare. Si tratta perlopiù di progetti ancora in fase di definizione, ma che vedranno presto il loro compimento».

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