Opas Ubi, oggi ultimo giorno
Le adesioni salite al 75,6%

Giovedì 30 luglio l’ultimo giorno dell’offerta pubblica. Per gli analisti, prezzo-obiettivo di Intesa a 2,1 euro. Lunedì e martedì le due semestrali: voci di dimissioni del ceo Ubi Massiah.

Le adesioni all’Opas lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi sono salite ieri al 75,68% del capitale della banca guidata da Victor Massiah, secondo quanto reso noto da Borsa Italiana. In un giorno è stato apportato all’Offerta pubblica di acquisto e scambio circa il 3,8% del capitale di Ubi. Il periodo di conferimento delle azioni si concluderà oggi ma già con le adesioni all’offerta di ieri Intesa Sanpaolo, con oltre i due terzi ha conquistato Ubi Banca.

In Borsa i due titoli hanno tenuto aspettando la chiusura ufficiale dell’Opas: Ubi (+0,08% a 3,58 euro) e Intesa (+0,18% a 1,78euro).

Oggi, dopo la chiusura di Borsa, saranno resi noti i dati provvisori dell’adesione. Entro il 4 agosto Intesa comunicherà i risultati definitivi dell’offerta così come l’avveramento, il mancato avveramento o la rinuncia delle condizioni di efficacia. Il 5 agosto ci sarà il pagamento del corrispettivo agli azionisti di Ubi che hanno aderito all’offerta.

L’attenzione è dunque concentrata sulla giornata conclusiva di oggi dell’Offerta pubblica. Lunedì 3 agosto, poi, toccherà a al cda di Ubi licenziare la semestrale, e il giorno dopo, martedì 4, sarà la volta di Intesa esaminare i conti semestrali.

A proposito della riunione del consiglio di Ubi - secondo quanto riportato ieri dal Sole 24 Ore - c’è chi ipotizza che già lunedì il ceo Victor Massiah possa annunciare le sue future dimissioni, con la garanzia di una gestione della ordinaria amministrazione fino all’arrivo del nuovo consiglio di amministrazione, probabilmente in settembre.

Su questo tema, nei giorni scorsi, un portavoce della banca aveva ritenuto inopportuno «fare ipotesi a Ops non conclusa», ma comunque è ovvio che in «caso di modifica dell’azionariato di controllo della banca ci sia un cambio di vertice». Altre tappe importanti saranno la cessione, entro la fine dell’anno, delle 532 filiali a Bper, rispettando le condizioni poste dall’Antitrust, e le attività assicurative a Unipol. Ed infine si arriverà alla fusione di Ubi in Intesa Sanpaolo.

Intanto gli analisti finanziari ieri hanno espresso un «giudizio positivo» sulla riuscita dell’operazione. Per Intermonte, che aumenta il target price di Intesa da 1,85 a 2,1 euro, l’acquisizione di Ubi sarà un catalizzatore «molto positivo per Intesa sia in termini di utili che di capitale». Inoltre «attraverso questa acquisizione Intesa Sanpaolo sarà in grado di rafforzare la sua posizione di leader in Italia e nelle regioni italiane più ricche».

Rispetto alle precedenti acquisizioni (le due banche venete, ndr), Ubi è una «banca solida che sarà in grado di sfruttare al meglio il suo potenziale nell’ambito dell’Intesa», conclude Intermonte.

Per gli analisti di Kepler Cheuvreux, Intesa è ora in condizione di «procedere con il suo piano che prevede la cessione di alcuni asset selezionati a Bper e Unipol entro la fine dell’anno (per ottemperare ai requisiti Antitrust,ndr) e la fusione con Ubi nel 2021».

E l’Ansa riferisce che tre consiglieri d’amministrazione di Ubi hanno aderito all’Offerta pubblica di acquisto e scambio lanciata da Intesa Sanpaolo. Il 27 luglio scorso, secondo quanto si legge nelle comunicazioni Internal dealing, la consigliera d’amministrazione Letizia Bellini Cavalletti ha conferito all’Opas 294 azioni facenti capo alla società Silbe, 20.976 facenti capo alla società Plotino e 438.876 facenti capo alla società Innocenzo per un valore complessivo pari a 1,67 milioni di euro. All’Opas ha aderito anche il consigliere d’amministrazione Paolo Bordogna che ha conferito 8.569 azioni per un valore di 31 mila euro. Il 28 luglio la consigliera d’amministrazione Silvia Fidanza ha conferito 9.141.035 azioni facenti capo alla società Olimbos per un valore di circa 33 milioni di euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA