Polizze vita e quelle integrative
Boom delle assicurazioni - Le info

Oggi si va dalle Rc auto a opzioni di sostegno alla pensione o a prodotti di rendita vitalizia che prevedono il pagamento di un capitale.

Criticate da molti, le assicurazioni in generale hanno invece la bontà, come spiega l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), per effetto del pagamento anticipato di una data somma di denaro (versata dal contraente) di risarcire al beneficiario (non sempre è il contraente) l’eventuale danno indicato nel contratto (rami danni) o a corrispondere una somma di denaro sotto forma di capitale o di rendita (rami vita).

Ne è un esempio classico la responsabilità civile auto (Rc auto), obbligatoria e che garantisce il conducente (nonché, se persona diversa, il proprietario del mezzo), contro il rischio di dover risarcire a terzi i danni provocati mentre si è alla guida del veicolo; oppure l’assicurazione connessa ai mutui per l’acquisto della casa, che, nel caso della premorienza di uno o più sottoscrittori, garantisce il versamento (da parte della compagnia assicuratrice) del capitale restante da pagare alla banca o società finanziaria.

Visti i tempi che corrono, stanno prendendo sempre più piede anche le assicurazioni malattia (esempio, nel ramo danni, il rimborso delle spese mediche e le indennità giornaliere da ricovero in casa di cura). Meritano grande attenzione anche le assicurazioni (o polizze) vita. Si tratta di un contratto stipulato tra un privato (il contraente, che versa una certa somma detta premio) e una compagnia assicurativa, che, in cambio della somma ricevuta, accetta di accollarsi un certo rischio del contraente. La compagnia assicurativa si impegna a corrispondere al contraente un capitale o una rendita nel caso si verifichino le condizioni previste nel contratto. L’Ivass spiega che sul mercato si trovano diverse tipologie di polizze vita, in base agli obiettivi che si pone il sottoscrittore. Se ad esempio si desidera salvaguardare la famiglia da problemi finanziari in caso di decesso, conviene scegliere un’assicurazione per il caso di morte: al verificarsi dell’evento assicurato entro la scadenza del contratto (polizza temporanea caso morte), prevede il pagamento di un capitale. Nei contratti «a vita intera», il pagamento del capitale avviene al decesso dell’assicurato, indipendentemente dal momento nel quale esso si verifichi. Se invece l’obiettivo è di garantirsi una pensione integrativa (viste anche le magre prospettive annunciate dall’Inps), si possono scegliere forme pensionistiche individuali o prodotti di rendita vitalizia che prevedono il pagamento di un capitale o di una rendita in caso di sopravvivenza dell’assicurato alla scadenza del contratto.

Attenzione però al capitolo dei costi, a come sono gestiti i soldi versati, e diffidare da «proiezioni» troppo ottimistiche. Sul sito dell’Ivass (www.ivass.it), selezionando il banner «Educazione assicurativa», si possono scaricare diverse guide in Pdf con tutte le informazioni necessarie.

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