«Saldo e stralcio» delle cartelle
Fisco, le misure per chi è in difficoltà

Per le persone fisiche che devono sanare debiti pendenti con il fisco e che versano in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica, la legge di bilancio 2019 - pubblicata, per motivi di massima urgenza sul supplemento ordinario n. 62 della Gazzetta Ufficiale n. 302 del 31 dicembre scorso - porta buone notizie. La legge n. 145/2018 introduce infatti il cosiddetto «Saldo e stralcio» delle cartelle.

Rientrano nelle agevolazioni introdotte dal nuovo provvedimento i debiti relativi a carichi affidati all’agente delle riscossioni (attualmente l’Agenzia delle Entrate-Riscossione) dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 derivanti da: omessi versamenti dovuti in autoliquidazione in base alle dichiarazioni annuali; contributi previdenziali spettanti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps. Il fisco spiega che può aderire alle agevolazioni chi ha un valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) riferito al proprio nucleo familiare pari o inferiore a 20 mila euro, e chi alla data di presentazione della dichiarazione di adesione ha già presentato la procedura di liquidazione di cui all’art. 14-ter della legge del 27/1/2012, n. 3. Il provvedimento prevede tre percentuali ridotte per il pagamento delle somme dovute, a titolo di capitale e interessi di ritarda iscrizione, in base ad altrettante fasce dell’Isee.

Nel dettaglio: 16% delle somme dovute, con Isee fino a 8.500 euro; 20% delle somme dovute, con Isee da 8.500,01 a 12.500 euro; 35% delle somme dovute, con Isee da 12.500,01 a 20.000 euro. Il fisco chiarisce inoltre che per quei soggetti per i quali la situazione di grave e comprovata difficoltà economica è confermata dalla già avvenuta apertura della procedura di liquidazione, è prevista l’agevolazione è pari al 10%. Oltre alla riduzione degli importi dovuti, chi aderisce al “Saldo e stralcio” beneficerà anche dell’azzeramento di sanzioni e interessi di mora. Il contribuente debitore può usufruire delle agevolazioni tramite apposita dichiarazione da presentare entro il prossimo 30 aprile, con le modalità e in conformità alla modulistica che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione mette a disposizione nel proprio sito (nel termine massimo di venti giorni dalla data di entrata in vigore della legge).

Il versamento delle somme arretrate può essere effettuato in unica soluzione entro il 30 novembre 2019, o in cinque rate (con interessi del 2% annuo a decorrere dal 1° dicembre 2019): entro il 30 novembre 2019 (35% della somma, 31 marzo 2020 (20%), 31 luglio 2020 (15%), 31 marzo 2021 (15%), 31 luglio 2021 (15%). Info: www.agenziaentrateriscossione.gov.it e www.gazzettaufficiale.it.

© RIPRODUZIONE RISERVATA