Same, otto mesi di solidarietà
Coinvolti 844 lavoratori su 1.260

Treviglio. Via libera dei sindacati all’intesa: «Salvaguardati posti di lavoro e conservati ferie e permessi». Tetto massimo del 40%. L’azienda: «Strumento per gestire le difficoltà del momento». Ora l’accordo passerà al vaglio dei dipendenti.

Intesa sul contratto di solidarietà allo stabilimento Same Deutz-Fahr di Treviglio che riguarderà il 70% degli addetti. L’accordo al termine di una maratona che si è conclusa poco dopo la mezzanotte di venerdì 24 gennaio. La «solidarietà» – è la prima volta che l’ammortizzatore viene utilizzato dall’azienda produttrice di trattori e macchine agricole – scatterà formalmente il 30 gennaio e durerà per otto mesi sino alla fine di settembre, con possibilità di proroga. A essere interessati 844 dei 1.260 lavoratori dello stabilimento trevigliese.

L’accordo parla di una solidarietà al 40%, anche se la percentuale indica i picchi massimi che si potranno toccare. Coinvolti tutti i reparti produttivi: la logistica, il reparto acquisti e parte del settore qualità. Esclusi invece gli addetti dell’amministrazione finanziaria, le risorse umane, i commerciali e la ricerca e sviluppo. La prossima settimana le assemblee dei lavoratori per approvare l’accordo. Una richiesta, quella del contratto di solidarietà da parte della Same Deutz-Fahr, motivata dal rallentamento del mercato mondiale delle macchine agricole che ha determinato un calo degli ordinativi dichiarato, in sede di trattativa, del 26%. Un periodo di difficoltà che però l’azienda confida di superare dopo l’estate, anche perché nel frattempo, grazie anche ai cospicui investimenti effettuati negli ultimi anni, ritiene di poter incrementare la propria quota di mercato rispetto alla concorrenza. Va ricordato, dopo i 90 milioni di euro per il nuovo stabilimento tedesco di Lauingen e altri 30 proprio per il rinnovamento di quello di Treviglio, il recentissimo investimento di 7 milioni per il progetto di rinnovamento del polo produttivo indiano di Ranipet.

La trattativa sembrava avviata verso un rapido accordo ma a un certo punto si è incagliata sui ratei relativi alle ferie e ai permessi (per un valore di circa 70-80 euro per i lavoratori). Da qui la maratona nella giornata di giovedì prima della firma, nella notte, dell’intesa tra l’azienda e i sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil. Il testo nei prossimi giorni sarà sottoposto ai lavoratori per la votazione. Ferie e permessi matureranno per intero, così come il premio, mentre la tredicesima sarà calcolata in base ai giorni effettivamente lavorati.

«Uno strumento, quello della solidarietà, che ben si adatta a gestire le necessità di un periodo di rallentamento del mercato che ancora non riusciamo a capire quanto durerà», sottolinea Paolo Ghislandi, responsabile Risorse umane dell’azienda. «Questa volta – aggiunge – siamo riusciti, con il contributo di tutti a condurre in porto una trattativa impegnativa in tempi rapidi e con buona soddisfazione da entrambe le parte, speriamo di proseguire anche in futuro». «Vista la situazione attuale del portafoglio ordini – specifica – partiremo con un utilizzo pieno nei primi due-tre mesi, per poi prevedere una riduzione in quelli successivi. Il nostro è tradizionalmente un mercato ciclico, legato alla stagionalità, contiamo di vedere una ripresa dalla primavera». L’impatto sulla busta paga? «Indubbiamente gli stipendi ne risentiranno – spiega Ghislandi – ma non c’è automatismo tra la percentuale di solidarietà che viene fatta e la riduzione dell’importo in busta paga grazie alla compensazione prevista dal meccanismo della solidarietà che è a tutti gli effetti un ammortizzatore sociale». Compensazione che può arrivare fino all’80% della retribuzione (lorda) sugli stipendi più bassi per poi scalare in rapporto alla crescita dello stipendio.

«Un accordo positivo – commenta Simone Grisa della Fiom-Cgil – perché salvaguarda, oltre i livelli occupazionali, anche i lavoratori esclusi dall’intesa per i quali abbiamo ottenuto la garanzia che non verrà aperta alcuna procedura di licenziamento collettivo durante il periodo di solidarietà» «Inoltre – aggiunge il sindacalista – abbiamo posto le basi per sederci intorno al tavolo e discutere degli investimenti e del futuro di Treviglio». Per Salvatore Chiolo della Fim-Cisl, «aver scongiurato, almeno in questa prima fase gli esuberi è indubbiamente un dato positivo. Mi auguro che la trattativa unitaria possa ripetersi, la tutela dei lavoratori e dei posti di lavoro è, infatti, l’obiettivo di tutti». «Aver salvaguardato ferie e permessi – sottolinea invece Damiano Bettoni, della Uilm-Uil – è stato importante per i lavoratori già penalizzati dal taglio dello stipendio. Se la Same continua a essere un’azienda competitiva, parte del merito va proprio a loro».

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