Telgate, via ai tagli per «Il Tricolore»
Spettro licenziamento per 32 addetti

Avvio di procedura per quasi la metà dei dipendenti dell’Organizzazione di produttori, la società agricola consortile la cui filiale commerciale è la «Società agricola bergamasca (Sab) Ortofrutta».

Avvio di procedura di licenziamento per 32 dipendenti dell’Organizzazione di produttori (Op) «Il Tricolore», la società agricola consortile la cui filiale commerciale è la «Società agricola bergamasca (Sab) Ortofrutta» di Telgate. Di fatto si parla della metà dei dipendenti diretti di «Tricolore», in tutto una settantina, cui si aggiunge una forza lavoro che con gli indiretti delle cooperative afferenti al consorzio conta circa 240 lavoratori.

La notizia giunge come un fulmine a ciel sereno, considerando che solo lo scorso novembre Sab Ortofrutta, alla quale «Il Tricolore» è legata a doppio filo visto che vende in esclusiva alla società di Telgate la produzione di insalate e verdure, è stata protagonista di una maxi operazione che ha visto l’ingresso nell’assetto societario – con una partecipazione del 50% – della «Mioorto» di Carobbio degli Angeli. Un’operazione da 3 milioni di euro che ha portato alla creazione una realtà leader tra i produttori di quarta gamma (insalate e verdure lavorate) con oltre 400 addetti (tra diretti e indiretti) e un fatturato aggregato di circa 100 milioni di euro con l’obiettivo, come dichiarato a suo tempo dai protagonisti, «di condividere un’alleanza strategica per rendere i due gruppi più competitivi, pur mantenendo invariate le condizioni degli occupati». Obiettivo che con la notizia dei (possibili) licenziamenti, sembra non essere riuscito a raggiungere.

«Si tratta di un effetto indiretto della ristrutturazione industriale cui stiamo lavorando – ammette Marco Bertoli, presidente della “Mioorto” - e che dovrebbe portare all’aumento dei volumi e quindi in futuro, speriamo, anche a creare nuova occupazione». Il ridimensionamento riguarderebbe ogni settore e ogni livello della società consortile, in particolare gli impiegati. «Si tratta di un passaggio difficile, di una decisione delicata – afferma Tarcisio Forini, della “Sab Ortofrutta” -, ma siamo riusciti a contenere i licenziamenti alla metà di quelli che sarebbero stati necessari, vista la situazione finanziariamente critica in cui versa Op». Per ora i sindacati tacciono, in attesa di verificare i termini della questione prima di sedersi al tavolo delle trattative.

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